lunedì 25 ottobre 2010

MEGLIO IL BLOG CHE IL GIORNALE

Cari lettori oggi non ci occupiamo di reddito fisso, ma di un fatto importante accaduto in questi giorni di cui qualcuno di voi è già a conoscenza, ma molti di voi non lo sono, è bene che tutti sappiano.
Lo scorso 17 ottobre il quotidiano “il Fatto Quotidiano”, pubblica un articolo critico in vista dell’imminente collocamento delle azioni Enel Green Power, il risultato è che la capogruppo Enel ritira la pubblicità dal giornale.
Va detto che l’Enel di fronte alle proteste dei lettori di quel giornale, al rischio di perdere clienti, precisa che non è questo il motivo per cui ha tolto la pubblicità, spiegazione che ci lascia perplessi.
Chissà quanti di voi avranno comprato giornali economici per sapere cosa ne pensano i giornalisti economici di questo collocamento, il loro giudizio potrebbe non essere obiettivo perché in caso di una critica, sanno che l’editore perderebbe la pubblicità, loro il posto.
Non pensate che questo sia un caso isolato, è la regola, per esempio molti giornali “tifano” in mala fede per il risparmio gestito e per i fondi pensione, infatti, banche, SGR, Assicurazioni fanno tante inserzioni sui giornali; non pensate che quest’andazzo valga solo per la finanza, chi acquista la pubblicità porta denaro, detta legge.
Signori questa è l’Italia; pertanto meglio leggere (oltretutto gratis) un blog indipendente che acquistare un giornale che può essersi“venduto”: meditate gente, meditate gente!

lunedì 18 ottobre 2010

Conto Mediolanum Freedom

Oggi esaminiamo il conto di banca Mediolanum Freedom, perché in televisione si vede spesso la pubblicità e si potrebbe capire che rende il 2,20% netto.
Il suddetto conto è infruttifero, se il cliente che lo apre sottoscrive anche la polizza Mediolanum Plus potrebbe ottenere il 2,20% a determinate condizioni: la giacenza sul c/c superi i 17000 €, la remunerazione riguarderà l’eccedenza di 15000 €, detto tasso varrà fino al 31/12/10.
In compenso si pagano 90 € di canone annuo se la media giornaliera in giacenza sul conto corrente più controvalore polizza Mediolanum Plus (se presente) è inferiore a 15000 € e contestuale patrimonio gestito inferiore a 30000 €.
Quindi se durante l’anno detengo 14000 € sul c/c e il contestuale patrimonio gestito è inferiore a 30000 €, non solo non percepirò un centesimo d’interessi, ma dovrò pagare un canone di 90 €, la pubblicità non enfatizza ciò.
Quanto alla polizza nella pubblicità si parla di nessun costo, in realtà è vero che non vi sono caricamenti, ma leggiamo nel prospetto che “Mediolanum Vita riconoscerà annualmente all’intermediario Banca Mediolanum una provvigione pari allo 0,18% della giacenza media delle riserve matematiche riferite al contratto, indipendentemente dalle trattenute applicate trimestralmente al rendimento della Gestione Interna Separata” sempre nel prospetto si legge “ Al rendimento conseguito dalla Gestione Interna Separata “MEDIOLANUM FREEDOM FUND” può essere applicata una trattenuta, variabile trimestralmente, che non potrà comunque risultare superiore al maggiore tra il 50% del rendimento stesso e lo 0,50%. A titolo di esempio, nel caso in cui il rendimento conseguito da “MEDIOLANUM FREEDOM FUND” fosse pari al 4,00% la trattenuta non potrà essere superiore al 2,00%; nel caso in cui il rendimento fosse pari allo 0,80%, la trattenuta non potrà essere superiore allo 0,50%.”
Sostanzialmente il funzionamento è il seguente: nel momento in cui si superano nel c/c i 17000 €, la differenza rispetto a 15000 € finisce nella polizza per poi essere investita nella gestione interna separata che li investe principalmente in bond.
In base al rendimento ottenuto la trattenuta potrebbe essere del 50%! In ogni caso non può essere inferiore all’0,50%.
Ricordo che lo scorso inverno questa banca fu sanzionata dall’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO per pubblicità ingannevole.
Concludendo vi diciamo che bisogna diffidare da tutte le pubblicità finanziarie che vi propone la televisione, perché anche se non fossero ingannevoli le condizioni “fregatura” scorrono in minuscolo per pochi secondi. Se vi sembra interessante scaricatevi il prospetto da internet e ragionateci su.
Mettevi in testa che gli investimenti privi di rischio rendono intorno all’1%, vi informiamo che il tasso base di alcuni conti di deposito è dell’1% lordo.

lunedì 11 ottobre 2010

SPECULARE CON I PIIGS


Come sapete l’acronimo PIIGS indica Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna; le due nazioni più grosse offrono rendimenti che sono una via di mezzo tra i bond tedeschi (interessi ridicoli) e quelli di Portogallo, Irlanda, e Grecia (tassi interessanti).
A chi volesse speculare con le tre ultime nazioni, consiglio titoli a lunga scadenza, poiché i prezzi sono molto distanti da 100, mentre quelli con scadenza breve sono vicini alla parità aggiungo che in caso di default la scadenza temporale di un bond è indifferente, infatti, si viene pagati alla stessa stregua, ovviamente a parità di tipologia, pertanto questa strategia ci limiterebbe la perdita in conto capitale di un eventuale default.
È chiaro che la lunga scadenza rende i titoli più volatili rispetto a quelli a breve, ma anche in caso di rientro della crisi, si può guadagnare molto e, se si è fortunati, in poco tempo; a tal proposito osserviamo il grafico in alto a destra che evidenzia l’andamento nell’ultimo mese del titolo di Stato greco scadenza 2037, notiamo come il bond sia passato da circa 53 a oltre 59.
In questo momento i rendimenti a lunga scadenza della Grecia sono oltre l’8% (è evidente che il mercato teme realmente un’ insolvenza), mentre Portogallo e Irlanda sempre per la stessa scadenza superano il 5%.
È bene precisare che chi ha una propensione al rischio bassa deve stare alla larga dai PIIGS, inoltre chi volesse effettuare degli acquisti lo deve fare in misura minima del portafoglio (ad esempio il 3%) per ovvie ragioni.

lunedì 4 ottobre 2010

La riforma del patto di stabilità: un salasso!

Come sapete nei giorni scorsi è stato messo a punto il nuovo patto di stabilità, voluto dai tedeschi.
In sostanza adesso le sanzioni partiranno in automatico per chi viola determinati parametri, in particolare quello che preoccupa l’Italia è la clausola che impone di tagliare l’eccesso del proprio debito, rispetto al parametro debito/Pil del 60%, di almeno un ventesimo all’anno.
In pratica in tre anni bisogna racimolare 130MLD di Euro, una maxistangata!
Così andremo in depressione economica, perché si rischia di entrare in un circolo vizioso, più sacrifici, più si abbassa il Pil, più è difficile contenere il debito.
La notizia della riforma del patto di stabilità ha fatto volare l’Euro, i tassi a lunga scadenza sono sempre di più a livelli ridicoli, il differenziale dei tassi tra i tassi a 10 anni e quelli a 2 sta rapidamente scendendo, si inizia a delineare uno scenario deflattivo.
I sacrifici riguarderanno anche altre nazioni, le popolazioni reggeranno a tagli di stipendi e pensioni? O nascerà un nuovo Euro con tutte le nazioni più deboli?
In tal caso avremmo un forte aumento sia dei tassi sia dell’inflazione, rischi di default, ma una ripresa economica.
Voi che ne pensate, cosa preferite?