mercoledì 29 giugno 2011

L’ITALIA ALLE PRESE CON LA MANOVRA … E CON LA CASTA

Come sapete da tempo i mercati finanziari ci osservano con diffidenza, infatti lo spread BTP - BUND a 10 anni si mantiene elevato intorno ai 200 punti base, si teme che in futuro la situazione possa peggiorare.
In questi giorni siamo alle prese con la maxi manovra pluriennale da 47 miliardi di €, e qui notiamo alcune questioni che potrebbero turbare i mercati finanziari in questo tragico momento finanziario: le liti all’interno della già debole maggioranza, le minacce di Tremonti di dimettersi, il fatto che un governo di centro destra si appresti a varare una manovra di centro sinistra (ciò significa che stiamo raschiando il fondo del barile!), e “dulcis in fundo” il grosso degli interventi verrà rimandato negli anni successivi, fa sì che stiamo giocando col fuoco.
I nostri titoli di Stato si stanno deprezzando costantemente: infatti il CCT 15/04/18 ha un DM di 1,65, mentre il CCT 1/03/17 che abbiamo osservato in precedenti post, quota intorno a 93!
Mi auguro che una volta tanto i nostri “baldi” politici varino una manovra seria le cui misure impopolari decorrano da subito e non in futuro, possibilmente dopo le prossime elezioni politiche (anticipate).

martedì 21 giugno 2011

Le mine vaganti per la Grecia e forse anche per l’Euro

Era scontato che le istituzioni europee ed il FMI sarebbero intervenute in favore del salvataggio della Grecia, ciò per evitare gli effetti sistemici sul sistema finanziario mondiale, già spiegati in precedenti post, ma contro questo piano si annidano delle mine vaganti in grado di far saltare tutto, vediamo quali:
1) innanzitutto in queste ore il governo ellenico deve ottenere la fiducia dal Parlamento e se nella remota ipotesi non la ottenesse…
2) alla fine di questo mese inizi del prossimo, sempre il Parlamento si dovrà esprimere sui pesantissimi sacrifici imposti alla popolazione, riusciranno i parlamentari a far passare la stangatona? Probabilmente sì, ma se non passasse…?
3) a Luglio l’Alta Corte tedesca inizierà la discussione sulla legittimità costituzionale del piano di aiuti concessi dalla Germania alla Grecia, se malauguratamente dovesse decidere per l’incostituzionalità degli aiuti, vi sarebbero non solo ripercussioni finanziarie negative a livello mondiale, ma l’Eurozona si spaccherebbe.
A queste tre mine bisogna aggiungere i mal di pancia dei popoli ricchi dell’Europa che chiedono un abbassamento delle tasse anziché aiutare i greci, che lo ricordiamo sono entrati nell’Euro falsificando alla grande il bilancio.
Alla luce di ciò bisogna essere sempre vigili, pronti ad intervenire prima di rimanere col cerino acceso in mano.

martedì 14 giugno 2011

La tragedia greca verso l’epilogo?

Come sapete, le società di rating hanno dato una valutazione ai bond greci da default imminente, cerchiamo di capire se avverrà e in che misura.
Personalmente non credo sia possibile un default hard (stile Argentina), in quanto gli effetti sistemici sarebbero peggiori di quanto avvenne 3 anni fa con la Lehman Brothers, anche perché la BCE è piena di titoli di Stato greci che metterebbe se stessa a rischio d’insolvenza, poi tutte le banche elleniche sarebbero KO, inoltre gli altri PIIGS scricchiolerebbero con l’Euro.
Potrà accadere un default morbido in maniera tale “di accontentare” quelle popolazioni che non vogliono aiutare i PIIGS, i mercati potrebbero anche rimbalzare perché stanno già scontando un default piuttosto pesante, a tal proposito si parla di un allungamento delle scadenze dei bond; comunque sia, chiaro che questa soluzione costituisca un’insolvenza a tutti gli effetti.
Infine vi è il non default, giustamente caldeggiato dalla BCE che prevede un nuovo piano di aiuti, questa potrebbe essere la via prescelta, in tal caso il rimbalzo dei titoli greci potrebbe essere notevole ed anche dei PIIGS, in attesa di una nuova crisi.

lunedì 6 giugno 2011

LE OBBLIGAZIONI FUND LINKED

Le obbligazioni fund linked sono dei normali bond la cui cedola è però legata ad un paniere di fondi comuni di vari tipi, quindi il possessore di detti titoli alla scadenza riceverà il capitale investito (a meno che andrà in default l’emittente) oltre appunto un’ eventuale cedola.
Vi diciamo subito che dette obbligazioni non si comprano mai in sede di collocamento, ma sul mercato secondario, magari quando la scadenza non è lontana.
A titolo d’esempio (ciò non costituisce sollecitazione del pubblico risparmio) segnaliamo l’obbligazione “DEXIA CREDIOP - LINEA DINAMICA SVILUPPO 47” , la cui eventuale cedola premio alla scadenza è legata ad un paniere di fondi; in questi giorni si compra intorno a 90 e di conseguenza rende circa il 6,50% netto, eventuale premio escluso.
Ricordiamo che questo bond è stato emesso a fine 2007 al prezzo di 94, quindi chi ha avuto l’idea, o meglio si è fatto “consigliare” da qualche addetto ai lavori, di comprarlo in sede d’emissione, sta perdendo in conto capitale e non ha ancora ricevuto un € d’interessi!
Per onestà intellettuale va detto che l’allora premio per il rischio sull’emittente era basso, adesso è più alto, comunque supponendo un rischio simile a quello del 2007, oggi potrebbe valere circa 97,50 (un rendimento dall’emissione a oggi, intorno all’1% lordo); in conclusione questa tipologia è da tenere in considerazione, ma occorre molta dimestichezza nel saper scegliere i titoli.
A tal proposito informiamo che qualche titolo con queste caratteristiche è nei portafogli obbligazionari preparati da ZIO BOND.
Per chi ne volesse sapere di più: mercatoliberobond@gmail.com