
Quello che temevamo da mesi sta succedendo, in altre parole è in corso da settimane un brutto rialzo dei tassi, approfondiamo la faccenda.
Dalla scorsa primavera è iniziato un rialzo graduale dei tassi legati all’Euribor cioè quelli a breve scadenza, a tal proposito segnaliamo che giorno 1/4/10 l’Euribor a 3 mesi era 0,635, oggi è 1,025, un aumento di 0,39.
Adesso occupiamoci dei tassi a lunga scadenza, quelli che influiscono decisamente sul prezzo dei bond.
Questi tassi misurati dall’Eurirs, hanno avuto un andamento non proprio uguale all’Euribor, infatti, sono scesi fino ad agosto, adesso si stanno velocemente alzando, creando problemi a chi ha recentemente comprato bond a media e lunga scadenza a tasso fisso o indirettamente li ha comprati tramite il risparmio gestito (anche fondi pensione).
Segnaliamo che l’Eurirs a 30 anni al 31/8 valeva 2,57 (cioè scontava, a torto, uno scenario giapponese), adesso siamo a 3,50, un aumento dell’0,93, cioè quasi un punto.
A tal proposito osservate il grafico, potete vedere quanto ha perso da settembre il Bund con scadenza 2040. Pensate giorno 1/9 quotava intorno a 143, ora siamo a 125, un bel -18%, proprio come la duration di questo bond, un rialzo di un punto dei tassi fa scendere i prezzi di circa il 18%, ovviamente a parità del premio per il rischio.
Per difendersi da questa situazione occorre acquistare sia titoli legati all’Euribor, sia quelli ai tassi Swap, però per questi ultimi è bene evitare scadenze lunghe; nel portafoglio obbligazionario da noi preparato vi sono 2 bond indicizzati all’Euribor ed altrettanti legati ai tassi Swap.