Dato l'enorme interesse è stato applicato lo spread minimo sui due bond (310 punti), inoltre il prezzo di emissione per il TF è stato di 99,95 e la cedola come prevista nel post di giorno 8 è stata di 4,875%.
Da Lunedì avverrà la quotazione in borsa, sono convinto che entrambi i bond andranno bene, in particolare ad oggi il TF per me vale circa 102,50, perché l'obbligazione con scadenza simile ed un tasso lievemente inferiore (4,75%) oscilla oltre 102.
Il collocamento di Eni (pur essendo più sicura di Enel) dello scorso autunno, andò male; finalmente i risparmiatori stanno acquistando coraggio prima che sia troppo tardi, perché in futuro questi alti spread potrebbero essere un lontano ricordo.
Ricordatevi la regola aurea del bravo risparmiatore: ACQUISTARE NEI MOMENTI DI DEBOLEZZA!
sabato 18 febbraio 2012
sabato 11 febbraio 2012
BOND ENEL: CHIUSURA ANTICIPATA
Grande successo per le obbligazioni Enel, lunedì ultimo giorno di collocamento.
Grecia permettendo, in borsa andranno bene.
Grecia permettendo, in borsa andranno bene.
mercoledì 8 febbraio 2012
BOND ENEL IN COLLOCAMENTO
I bonds sono due, uno a TF e l’altro a TV, hanno durata di 6 anni; si possono prenotare con multipli di 1000 €, mentre il lotto minimo è di 2000 €.
Il collocamento è iniziato il 6 Febbraio e si chiuderà il 24 Febbraio ore 13:30 (salvo chiusura anticipata). Attenzione: coloro i quali vogliono aderire online possono farlo entro venerdì 10 alle ore 17:00! È prevista la quotazione al MOT.
Adesso esaminiamo il bond a TF.
La cedola sarà pagata una volta l’anno in via posticipata ed è calcolata dalla somma di un margine minimo di 310 punti base con il tasso mid swap a 6 anni; il prezzo di emissione sarà inferiore a 100% del valore nominale e, comunque, non inferiore al 99%, prezzo di rimborso sarà alla pari a scadenza in un’unica soluzione; sia il rendimento che il prezzo saranno comunicati entro 5 giorni lavorativi dalla conclusione dell’offerta.
Quanto al calcolo della cedola va detto che vi è un arrotondamento pari al tasso di rendimento effettivo a scadenza, arrotondato all’ottavo di punto percentuale (e cioè allo 0,125%) inferiore; in pratica ai tassi attuali, applicando il tasso minimo otterremo 4,875% al lordo dell’imposta che da Gennaio è del 20%.
Questo bond a tasso fisso nello scenario peggiore ed ai tassi di oggi offre un rendimento effettivo netto del 3,90%, l’equivalente bond a tasso fisso sul mercato rende il 3,45%, va detto che i BTP rendono un po’ di più, ma i CDS sono leggermente più alti.
Passiamo al tasso variabile, la cedola sarà pagata due volte l’anno in via posticipata ed è indicizzata all'Euribor a 6 mesi più lo spread minimo di 310 punti base; prezzo d’emissione alla pari, rimborso in unica soluzione alla pari.
Il corrispondente CCT offre un DM di 2,83%, apparentemente è minore dello spread minimo di 3,10%, però i titoli di Stato sono tassati al 12,50% anziché il 20%, al netto hanno lo stesso rendimento.
Riepilogando lo spread minimo offerto non è male, dato che il rendimento dell’obbligazione a tasso fisso sul mercato è minore del bond in oggetto, mentre il tasso variabile rende quanto i nostri CCT che sono leggermente più rischiosi.
Infine i rischi: l’emittente è piuttosto indebitato ma genera notevole flusso di cassa, chiaramente entrambi bond sono esposti al rischio Italia, inoltre per l’obbligazione a TF esiste il rischio tassi (i cassettisti stiano attenti a questo rischio).
Avvertenza: il presente post non costituisce sollecitazione all'investimento.
Il collocamento è iniziato il 6 Febbraio e si chiuderà il 24 Febbraio ore 13:30 (salvo chiusura anticipata). Attenzione: coloro i quali vogliono aderire online possono farlo entro venerdì 10 alle ore 17:00! È prevista la quotazione al MOT.
Adesso esaminiamo il bond a TF.
La cedola sarà pagata una volta l’anno in via posticipata ed è calcolata dalla somma di un margine minimo di 310 punti base con il tasso mid swap a 6 anni; il prezzo di emissione sarà inferiore a 100% del valore nominale e, comunque, non inferiore al 99%, prezzo di rimborso sarà alla pari a scadenza in un’unica soluzione; sia il rendimento che il prezzo saranno comunicati entro 5 giorni lavorativi dalla conclusione dell’offerta.
Quanto al calcolo della cedola va detto che vi è un arrotondamento pari al tasso di rendimento effettivo a scadenza, arrotondato all’ottavo di punto percentuale (e cioè allo 0,125%) inferiore; in pratica ai tassi attuali, applicando il tasso minimo otterremo 4,875% al lordo dell’imposta che da Gennaio è del 20%.
Questo bond a tasso fisso nello scenario peggiore ed ai tassi di oggi offre un rendimento effettivo netto del 3,90%, l’equivalente bond a tasso fisso sul mercato rende il 3,45%, va detto che i BTP rendono un po’ di più, ma i CDS sono leggermente più alti.
Passiamo al tasso variabile, la cedola sarà pagata due volte l’anno in via posticipata ed è indicizzata all'Euribor a 6 mesi più lo spread minimo di 310 punti base; prezzo d’emissione alla pari, rimborso in unica soluzione alla pari.
Il corrispondente CCT offre un DM di 2,83%, apparentemente è minore dello spread minimo di 3,10%, però i titoli di Stato sono tassati al 12,50% anziché il 20%, al netto hanno lo stesso rendimento.
Riepilogando lo spread minimo offerto non è male, dato che il rendimento dell’obbligazione a tasso fisso sul mercato è minore del bond in oggetto, mentre il tasso variabile rende quanto i nostri CCT che sono leggermente più rischiosi.
Infine i rischi: l’emittente è piuttosto indebitato ma genera notevole flusso di cassa, chiaramente entrambi bond sono esposti al rischio Italia, inoltre per l’obbligazione a TF esiste il rischio tassi (i cassettisti stiano attenti a questo rischio).
Avvertenza: il presente post non costituisce sollecitazione all'investimento.
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