giovedì 24 dicembre 2009

AUGURI DI BUONE FESTE


Lo ZIO e MERCATOLIBERO augurano a tutti i lettori, clienti e alle loro famiglie i più sentiti Auguri di Buon Natale ed un Nuovo Anno pieno di soddisfazioni.

Il blog chiude per ferie, riaprirà giorno 11/01/2010.

STEEPENERS: RISCHI ED OPPORTUNITA’

Conviene investire in titoli CMS10-2 (i così detti “steepeners”) nei casi di non aumento dei tassi d’interesse e differenza tra tassi a 10 e 2 anni in aumento (curva più ripida).
Nel caso di discesa dei tassi d’interesse e differenza tra tassi a 10 e 2 anni stabile, questi titoli aumenteranno il loro valore in linea con i normali titoli a tasso fisso.
Lo scenario peggiore per gli steepeners è quello di un rialzo dei tassi d’interesse con una diminuzione del differenziale fino all’appiattimento della curva se non addirittura negativa.
Personalmente temo, anche se non immediatamente, un rialzo dei tassi a breve più forte di quelli a lungo, il differenziale potrebbe scendere dall’attuale 1,83%, anche se non ai livelli dello scorso anno.
Che fare allora, non comprare?
Sconsiglio di acquistare quelli con scadenza lunga, a meno che siano di tipo TARN e che si possa intravedere (svolgendo calcoli per addetti ai lavori), il rimborso anticipato; sono interessanti oltre a qualche suddetta TARN, alcune steepeners con scadenza non superiore a 3 o 4 anni.

In conclusione, questa tipologia di bond è molto volatile, più rischiosa dei tradizionali CMS e soprattutto dei corrispondenti titoli a tasso fisso, nonostante ufficialmente siano considerati titoli a tasso variabile!

PROROGA PROMOZIONE

La promozione natalizia del portafoglio scadrà il 31/12, anzichè il 25/12.

lunedì 14 dicembre 2009

PERFORMANCE PORTAFOGLIO: + 0,90%


Come saprete il 7/9 ZIO BOND ha creato un portafoglio per i suoi lettori.
Ricordo le caratteristiche salienti del portafoglio: propensione al rischio del risparmiatore media, valuta dei titoli in Euro, obiettivo minimo non garantito tasso BCE + 2%; la duration dei titoli viene decisa in base alle fasi di mercato, in questo momento è piuttosto bassa.
Il 7/12 ha compiuto 3 mesi, la performance al netto di imposte e di costi di negoziazione di ben 10 € a titolo, è dell’0,90%.

Nella tabella a fianco vi mostro le date dei suggerimento in acquisto (durante il trimestre) con i rispettivi valori nominali, affinché qualcuno di voi che non ha ben compreso, si renda conto di cosa significa essere a regime.

Come si vede il primo mese era stato investito solo 35000€, quindi basta questo per evitare confronti con altri prodotti, inoltre nel periodo considerato non è stata suggerita nessuna vendita (il portafoglio non fa trading!).
Personalmente mi reputo soddisfatto del rendimento perché siamo ben sopra l’obiettivo minimo prefissato, ricordo che i rendimenti passati non valgono per il futuro.
Adesso il portafoglio è a regime, vi sono 15 titoli, vi è spazio per un sedicesimo ed ultimo titolo, vi sono un paio di titoli che sono saliti troppo e pertanto non è conveniente acquistare, motivo per cui essendo Natale chi aderisce entro il 25/12 pagherà 200€ + IVA 20%, anziché 240€ + IVA 20%.

lunedì 7 dicembre 2009

LE STEEPENER


Le steepener sono bond CMS che scommettono sull’irripidimento della curva dei tassi, la cedola è calcolata sulla differenza tra i tassi Swap a lungo termine (10 anni) e quelli a breve (2 anni), moltiplicata per un numero, per esempio 3.
Hanno una durata lunga, poiché i cicli economici cambiano, lo strutturatore cerca di limitare i suoi rischi: ad esempio ponendo un tetto massimo alla cedola, effettuando il rimborso anticipato che può essere a discrezione dell’emittente oppure obbligato nel caso delle Tarn; un’altra modalità per limitare i rischi può essere scegliere il valore più basso tra l’Euribor+x% e le nostre steepener.
Sono state emesse a valanga tra il 2004 e il 2005, quando il differenziale era elevato, ed era prevedibile che scendesse; poi in previsione della grande crisi, il differenziale addirittura s’invertì, quindi molti bond pagarono zero d’interessi tranne quelli che avevano un tasso minimo garantito.
Pertanto chi ha comprato in sede di collocamento ha visto le sue obbligazioni andare a picco in quanto erano diventate (tranne quelle con un notevole floor), zero coupon; chi è addetto ai lavori è entrato in quel momento, perché il valore dell’opzione era quasi nullo, la curva era invertita ciò costituiva a livello statistico un’ anomalia, perciò prima o poi si sarebbe irrigidita, quindi si sono fatti affaroni, rischiando quasi nulla sul fronte tassi.
Quest’anno la curva si è impennata e per diverse obbligazioni è scattata la clausola call, altrimenti gli emittenti avrebbero dovuto pagare l’8%, 9%, mi sto riferendo a quei bonds con moltiplicatore elevato e senza CAP.
Comunque si son fatti affari, anche se è stato effettuato il rimborso anticipato, perché ripeto lo scorso anno erano a prezzo da saldi, comprese le numerose BEI con questa struttura.
Vorrei spendere due parole sul differenziale.
Esso si basa sulle attese macroeconomiche, negli ultimi anni il movimento della curva è stato un preciso precursore di ciò che sarebbe accaduto circa diversi mesi dopo.
Tre anni or sono quando tutto il mondo era in espansione la curva si appiattì, segnalando debolezza economica, poi a primavera dello scorso anno divenne, negativa annunciando recessione.
Ad inizio anno la curva si è irrigidita “prevedendo” ripresa economica per il prossimo anno, vedremo, se “sono rose fioriranno”.
Nel grafico in alto a destra è riportato un titolo BEI steepener, con le oscillazioni che vi ho già spiegato.
La settimana prossima vedremo rischi e opportunità di questi titoli.


venerdì 27 novembre 2009

ITALY 29EUR FRN

Il presente bond è a titolo di esempio su come funzionano i CMS, non costituisce sollecitazione all’acquisto.
Fatta questa premessa, continuiamo la discussione del titolo denominato “Republic of Italy 4% CMS 2029”, esaminando rischi ed opportunità.
In questa fase di mercato chi acquista il titolo farà “affari”se si verifica una diminuzione del premio per il rischio Italia, in un contesto di tassi stabili, o ancora meglio se i tassi dovessero scendere; ovviamente se il premio rimane stabile ma i tassi scendono anche in questo caso si faranno “affari”.
Gli svantaggi sono diversi, si va dall’aumento del premio per il rischio Italia, (in questo momento la Grecia traballa, ciò costituisce un valido motivo per aumentare il nostro premio), all’aumento dei tassi d’interesse, soprattutto nella fascia a breve della curva; adesso detta curva è rigida ma potrebbe nei prossimi semestri perdere di rigidità.
Personalmente temo un ulteriore e probabile rischio, che è quello del drenaggio della liquidità che dovrebbe iniziare dal prossimo anno; poiché in questo caso avremo una diminuzione di domanda rispetto all’offerta, di fatto si alzeranno i tassi e poiché la scadenza del bond in questione è lunga, prevedo pertanto problemi in conto capitale.
In conclusione dato che la scadenza sarà fra 20 anni, si andrà incontro a grosse volatilità, dunque pur essendo un titolo di Stato italiano, non è adatto a coloro i quali hanno una propensione al rischio bassa.

giovedì 19 novembre 2009

ESEMPIO DI BOND CMS


Il presente bond è a titolo di esempio su come funzionano i CMS, non costituisce sollecitazione all’acquisto.
Fatta questa premessa, esaminiamo il titolo denominato “Republic of Italy 4% CMS 2029”, quindi un titolo a una lunga scadenza, (tra 20 anni); paga una cedola annua pari all’80% del tasso Swap trentennale, con un tasso floor, del 4,25%.
Al momento il tasso Swap a 30 anni è al 3,95%, l’80% diventa il 3,16%, poiché in questo titolo vi è il tasso minimo garantito del 4,25%; pertanto la cedola attualmente è quella minima.
Questo tasso fisso rimarrà finché il tasso Swap a 30 anni non sarà superiore al 5,3125%, al momento il rendimento effettivo netto a scadenza è del 3,54%,l’equivalente BTP rende il 4,12%, ma il confronto è insensato perché quest’ultimo è un tasso fisso a tutti gli effetti, il nostro bond in caso di forte rialzo dei tassi trentennali si trasforma in tasso variabile.
A questo punto qualcuno di voi penserà bene, in caso di rialzi dei tassi ci proteggiamo il capitale con i CMS anziché con i titoli legati all’Euribor, dato che rendono di più, rispetto a questi ultimi…
Il resto del post continuerà, la prossima settimana, intanto guardate come si presenta volatile il grafico a 5 anni.

mercoledì 11 novembre 2009

APPROFONDIMENTO BOND MEDIOBANCA TV

Prendendo spunto dalla critica di un lettore secondo il quale il confronto tra il bond di Mediobanca TV con il CCT non è corretto, ho deciso di approfondire l’argomento mostrandovi altri ragionamenti svolti la settimana scorsa, ma che non avevo scritto perché nei post non amo scrivere tanto.
Oltre a leggere il prospetto informativo avevo messo al confronto la nostra obbligazione con l’Eni a TV (quella suggerita da me con successo) scadenza tra 5 anni e mezzo (quindi leggermente superiore al nostro bond), ebbene il Discount Margin era ed è superiore all’0,30%.
Eni ha lo stesso rating di Mediobanca, ma il settore petrolifero offre rendimenti più bassi di quello bancario, pertanto lo spread minimo della forchetta di 0,30% è inadeguato.
Inoltre ho confrontato il nostro bond con l’obbligazione bancaria TV Intesa-SanPaolo scadenza ottobre 2014, ebbene il Discount margin è intorno allo 0,45%.
Intesa SanPaolo ha un rating analogo a Mediobanca, di conseguenza uno spread dello 0,45% dell’obbligazione oggetto di studio è corretto.
In conclusione lo spread minimo dell’obbligazione, lo 0,30% è insufficiente, quello massimo dello 0,60%, come ho scritto la scorsa settimana, è interessante, uno spread di 0,45% è equo.
Al lettore spetta trarre la conclusione, tenendo conto che in sede di sottoscrizione non si pagano commissioni di negoziazione.

mercoledì 4 novembre 2009

BONDS MEDIOBANCA IN COLLOCAMENTO


I bonds in collocamento sono due, uno a TF e l’altro a TV, hanno durata di 5 anni; si possono prenotare con multipli di 1000 €, mentre il lotto minimo è di 2000 €. Il collocamento è iniziato il 3 novembre si chiuderà il 16 novembre alle ore 13:30 (salvo chiusura anticipata), mentre per chi aderisce tramite promotore finanziario la scadenza viene anticipata al 9 novembre, è prevista la quotazione al MOT e successivamente all’EuroTLX.
Esaminianiamo il TV in quanto il TF non lo prendiamo in considerazione per via del rischio tassi. La cedola sarà pagata due volte l’anno in via posticipata ed è indicizzata all’EURIBOR a 6 mesi più un margine compreso tra 30 e i 60 punti base; prezzo d’emissione a 100, rimborso in unica soluzione alla pari. Guardando il prospetto nelle pagine 23 e 24, possiamo osservare che l’EURIBOR 6 mesi giorno 21/10 quotava a 1,022%; si nota inoltre che viene ipotizzato il premio minimo, mantenendo l’ EURIBOR sempre costante, in tal caso ricaveremo il rendimento effettivo lordo a scadenza dell’1,345%; detto bond viene confrontato con il corrispondente CCT, che presenta un rendimento dell’1,413% (vedere immagine),quindi superiore all’obbligazione medesima! E’ vero che Mediobanca è un emittente solido, ma i rendimenti devono essere sempre superiori a quelli dello Stato. Se invece il premio stabilito fosse dell’0,60%, allora l’emissione diventerebbe interessante, inoltre sul mercato scarseggiano obbligazioni con taglio da 1000 € legati all'EURIBOR, questo effetto rarità gioca a favore di questo bond.
In conclusione vorrei ricordarvi che le banche collocatrici sono poche, tra queste abbiamo il gruppo Intesa SanPaolo, il CREDITO EMILIANO, la Deutsche Bank.

mercoledì 28 ottobre 2009

RIMBORSO ANTICIPATO!


Dunque come ampiamente previsto è arrivato il rimborso anticipato del bond Unicredit.
Chi ha comprato, oggi festeggia; festeggiano doppiamente i clienti del portafoglio in quanto oltre a possedere detto bond in portafoglio nella misura massima del 10%, hanno già acquistato qualche settimana addietro un titolo simile, dopo la notizia anche il prezzo di quest’ultimo titolo si è alzato.

martedì 27 ottobre 2009

ATTENZIONE AI TASSI D'INTERESSE

Domenica scorsa, come alcuni di voi avranno potuto seguire, è andato in onda Report (uno dei pochi programmi seri della nostra Televisione) sul tema dei debiti pubblici delle nazioni esplosi in questi ultimi mesi in seguito all’attuale crisi.
Mi è piaciuta l'intervista all'economista "Marco Pagano" secondo il quale "quando noi usciremo dalla crisi, e sperabilmente ci avviamo ad uscire l'anno prossimo o massimo tra due anni dalla crisi e quindi comincerà a riprendersi l'economia, NOI AVREMO UN FORTE RIALZO DEI TASSI D'INTERESSE"; il motivo di ciò è che quando arriverà la ripresa le aziende avranno bisogno di nuovi capitali, dovranno emettere nuovi bond, a quel punto sul mercato finanzario vi sarà la concorrenza degli stati, adesso molto più indebitati di prima, quindi da una parte avremo eccesso di offerta di bond, dall'altra la stessa domanda da parte dei risparmiatori, ne seguiranno forti rialzi dei tassi d'interesse.
Personalmente aggiungo che a livello statistico i tassi odierni sono bassissimi, ai minimi storici, quindi è probabile che in futuro potrebbero alzarsi; inoltre secondo me l'effetto benefico della globalizzazione sull'inflazione dovrebbe iniziare ad attenuarsi perché il mercato del lavoro in Cina è quasi in piena occupazione, ed i lavoratori chiederanno aumento dei salari, facendo così aumentare il prezzo delle loro merci prodotte, per non parlare di un eventuale rivalutazione della loro moneta sulla nostra.
Vi mostro il video scaricato da "You Tube" dell'intervista rilasciata a Report da "Marco Pagano", detta intervista si chiude con il tema del nostro debito pubblico, nel filmato vi è anche un'intervista all'economista "Francesco Giavazzi".

mercoledì 21 ottobre 2009

BOND CMS


La definizione di Constant Maturity Swap (CMS) fa riferimento al fatto che la cedola delle obbligazioni prende sempre a riferimento i tassi IRS o EURIRS.
Questo parametro è diffuso giornalmente dalla Federazione Bancaria Europea ed è pari ad una media ponderata delle quotazioni alle quali le banche operanti nell'Unione Europea realizzano l'Interest Rate Swap.
Nella tabella scaricata dal sito del “IlSole24ORE”, vedete i vari IRS con i rispettivi tassi, come si può notare i tassi crescono fino al ventesimo anno, per poi decrescere.
Riprendendo il nostro discorso bisogna dire che in Italia i CMS arrivano nella seconda parte degli anni novanta e si presentano con scadenze lunghe, e con indicizzazione ai tassi IRS a lunga scadenza, ma l’indicizzazione è parziale del tipo 75% dei tassi IRS a 10 anni.
Questo è il caso tipico, ma esistono altre formule, per esempio CMS Y anni meno un numero.
Dell’evoluzione delle CMS in (CMS 10 - CMS 2) ci occuperemo in futuro.
Bisogna dire che sono ottimi investimenti se i tassi a breve termine scendono relativamente di più (o salgono relativamente di meno) rispetto a quelli a lunga scadenza (quindi la curva dei tassi si “irripidisce”).
Quest’anno è successo che i tassi a breve sono scesi pesantemente mentre quelli a lungo di meno, facendo irrigidire la curva dei tassi, regalando così buone performance ai risparmiatori.
La prossima settimana vi illustrerò un esempio di bond CMS.

venerdì 16 ottobre 2009

"PREVISIONE" SUI TASSI


Sul sito del “IlSole24ORE”, a proposito di mutui (ma va bene lo stesso ai fini del nostro discorso) sono state pubblicate le previsioni a tre anni sia dei tassi Euribor 3 mesi, che di quelli IRS a 3,5,10,15,20,30 anni, ricavate dai future (quindi non previsione di analisti).
In base a detti dati emergono alcune considerazioni:
Per quel che riguarda l’Euribor a 3 mesi, notiamo una lenta ma inesorabile ascesa, in quasi 3 anni gli investitori si aspettano un rialzo di circa 2,40%.
Per i tassi a 3,5,10,15,20,30 anni, a 3 anni l’incremento sarà rispettivamente dell’ 1,49%, 1,14%, 0,71%, 0,43%, 0,22%, 0,18%.
Come si può osservare, più la scadenza è lunga minore sarà l’aumento dei tassi, questo perché l’aspettativa (da parte di chi investe in future) è quella di una crescita debole con contenimento dell’inflazione.
Ipotizziamo che lo scenario futuro sia questo, come bisognerà comportarsi con il reddito fisso?
Bisogna in portafoglio soppesare i titoli legati all’Euribor (possibilmente a 3 mesi), oppure acquistare titoli a tasso fisso a breve scadenza, mentre quelli con scadenza superiore ai 3 anni vanno venduti.
Poi esistono dei titoli a tasso variabile legati all’inflazione a mio avviso, non possono mancare in un portafoglio ma il loro peso dipende dalle nostre aspettative inflattive.
Quello che posso dirvi è di cercare di capire se all’interno della BCE prevalgano i “falchi” o le “colombe”. Se vinceranno i primi, la Banca Centrale alzerà i tassi per prevenire l’inflazione, anche se così frenerebbe l’economia, quindi non sarebbe molto conveniente inserire detti titoli soprattutto quelli con scadenza lunga; se invece vincessero i secondi, sarebbe più conveniente soppesare gli inflation linked.
Altri titoli a tasso variabile sono quelli legati ai tassi Swap, di questi inizieremo a parlare la settimana prossima.

mercoledì 7 ottobre 2009

LE OBBLIGAZIONI STRUTTURATE

Un’obbligazione strutturata è un titolo mobiliare composto in prevalenza da un’obbligazione (tipicamente uno zero coupon) e da strumenti derivati (di solito opzioni).
Di tipologie di strutturate ve ne sono tante, elenchiamone alcune: equity linked, index linked, unit linked, inflation linked, CMS linked, forex linked, reverse floater…
Vediamo più in dettaglio come nasce e com’è composto un bond strutturato. L’emittente se lo fa costruire da una banca d’affari, la quale ovviamente si fa pagare; tali costi si scaricano sul malcapitato risparmiatore che acquista in sede di collocamento, in più vengono aggiunti i costi per pagare la rete di vendita, quindi dette obbligazioni sono collocate a prezzi superiori a quelli corretti di mercato, ad esempio si paga 100 ciò che vale 96!
Riepilogando la struttura tipica di questi bonds in sede di collocamento è la seguente: prezzo dell’obbligazione + costo(i) derivato(i) + costo di collocamento = prezzo di emissione. Inoltre, piuttosto frequentemente, la tipologia scelta dallo strutturatore è opposta alle attese del mercato, ad esempio se vi è un’aspettativa di discesa dell’inflazione, saranno emessi bond legati all’inflazione!
Da quanto detto se ne deduce che non bisogna MAI acquistarli in sede di collocamento, invece, sul mercato secondario alcune possono dare soddisfazioni, anche perché taluni bond hanno scadenza lunga e la situazione macroeconomica cambia, rispetto all’emissione; è vero che a loro volta gli strutturatori cercano di salvaguardarsi da detti cambiamenti con la clausola call, oppure ponendo un cap alle cedole, ma gli affari si fanno lo stesso, quest’anno si sono fatti “ affaroni” con le CMS, in particolare con le steepener (affronteremo prossimamente questo tema).

domenica 27 settembre 2009

AGGIORNAMENTO UNICREDIT 04/14 VRE

Facciamo il punto sull’obbligazione Unicredit-04/14 Vre di cui già mi sono occupato nel precedente post del 6 Agosto.
Come tutti avete osservato, il titolo ha subito in questi giorni un calo (vedere grafico a fianco).
Ciò è dovuto alla notizia che la banca è alla ricerca di 4 MLD di Euro, che sarà possibile reperire attraverso una delle seguenti 3 alternative: aumento di capitale (ipotesi più accreditata), accettare i cosiddetti “Tremonti Bond”, emettere un titolo obbligazionario ibrido.
A mio avviso nessuna delle 3 ipotesi preclude la possibilità del rimborso anticipato; personalmente ci spero ancora, oltretutto l’emissione in questione è di appena 300 MLN di Euro.
Pensate che chi ha comprato giorno 23 C.M. al prezzo minimo di 96,66 in caso di rimborso anticipato realizza un rendimento netto, su base annua, del 17,60%; se poi ha delle minusvalenze pregresse detto rendimento si eleva al 20%!
Ovviamente se Unicredit non dovesse rimborsare, detto bond si deprezzerebbe, attestandosi intorno a 95; tra circa un mese sapremo come sarà andata a finire.

martedì 15 settembre 2009

I FONDI MONETARI TRA UN ANNO RENDERANNO 0%

Gentili lettori vi metto al corrente che molti fondi comuni d’investimento monetari potrebbero avere delle performance da qui a un anno prossime allo 0%, presupponendo condizioni macroeconomiche stabili.
Il motivo di questo possibile rendimento nullo é da addebitare alle commissioni di gestione e altri balzelli che l'investitore deve pagare.
Questi fondi investono in titoli di buona qualità e a breve scadenza, ad oggi i rendimenti di detti titoli sono intorno allo 0,50% (come per esempio i BOT).
Se il fondo avesse un TER dello 0,50% il rendimento dell’investimento sarebbe intorno allo 0% e per i fondi più inefficienti e costosi la performance sarebbe negativa.
Ovviamente, anche in caso di performance negativa la SGR guadagna a prescindere dal risultato ottenuto.

lunedì 7 settembre 2009

CHIARIMENTI DEL PORTAFOGLIO

In molti hanno chiesto ulteriori chiarimenti, in tanti mi hanno chiesto la performance prevista.
Nel mondo finanziario nessuno può sapere con certezza in anticipo la performance che si realizzerà, perché troppe sono le variabili in gioco, a tal proposito vi ricordo di leggere il mio precedente post sui rischi; fatta questa premessa, aggiungo che non avrebbe senso se cercassi di inseguire la performance dei Bot, personalmente mi reputo soddisfatto se riuscissi a performare ogni anno un + 2% rispetto ai tassi BCE l’anno.
La duration del portafoglio sarà variabile in base alle mie aspettative delle condizioni macroeconomiche.
Ricordo che saranno consigliati bonds solo in Euro, alcuni dei quali potrebbero essere emessi da società straniere.
I mercati in cui saranno negoziate le obbligazioni suggerite saranno: tutti i mercati regolamentati, soprattutto MOT e TLX, e i sistemi multilaterale di negoziazione come ExtraMOT, EuroTLX, Hi-mtf; eccezionalmente, se si dovesse presentare qualche occasione a mio giudizio interessante, la negoziazione del bond potrebbe essere OTC.
Ha senso acquistare il portafoglio se s’intendono effettuare investimenti per almeno 50.000 Euro e se il costo di negoziazione non superi lo 0,20%.
Capiterà di suggerire un titolo che poi potrebbe essere revocato o di effettuare una modifica al prezzo, oppure potrebbe succedere che l’ordine scada senza aver effettuato l’acquisto, in tal caso nella scelta della banca bisogna tener conto di ciò perché alcune banche fanno pagare gli ordini revocati o non eseguiti. A proposito di banche, qualcuna chiede delle “piccole” commissioni sullo stacco delle cedole, dato che ciò avverrà piuttosto frequentemente per via del frazionamento del portafoglio, ne segue che vi converrà modificare le condizioni contrattuali o cambiare banca.
Informo che alcune banche fanno pagare anche dei costi per la custodia dei titoli.
Per quanto riguarda la movimentazione del portafoglio penso che questa non sarà frequente; chiaramente se col passare del tempo mi rendessi conto che il titolo non è più conveniente, consiglierei la vendita anticipata, altrimenti si aspetterà la scadenza risparmiando il costo di negoziazione.
Infine per quel che concerne la quantità dei titoli in portafoglio, vi dico che quando quest‘ultimo sarà a regime vi saranno circa tra i 12 e i 15 titoli; sarebbe bello se fossero una trentina, ma con un portafoglio da 100.000 Euro ciò sarebbe un “suicidio”.

lunedì 31 agosto 2009

NASCE IL PORTAFOGLIO!

Per soddisfare le numerose vostre richieste, ZIO BOND ha creato un portafoglio.
Le caratteristiche del portafoglio le leggete nel successivo post; chi fosse interessato può telefonare al seguente numero: 02/26005366 oppure inviare una e-mail al seguente indirizzo mercatoliberobond@gmail.com

CARATTERISTICHE PORTAFOGLIO ZIO BOND

Caratteristiche:
- Abbonamento annuale.
- Invio settimanale via posta elettronica (o ogni volta che il portafoglio verrà modificato)
- Grado di rischio: medio (ovviamente rispetto al rischio obbligazionario e non azionario)
- Costo annuale: Euro 240 + IVA (20%)

Condizioni non vincolanti del portafoglio:
1) è previsto un limite massimo per singolo emittente corporate pari al 15% del portafoglio;
2) ogni singolo titolo non potrà superare il 10% del portafoglio;
3) non è previsto limite all’utilizzo di obbligazioni subordinate e strutturate;
4) i titoli del portafoglio sono in Euro.

Il portafoglio obbligazionario non è privo di rischi che possono influire negativamente sul valore degli investimenti, illustriamone i principali:
“ rischio tasso” ovvero un rialzo dei tassi d’interesse può generare perdite in conto capitale, comunque alla scadenza il prezzo dell'obbligazione è pari all’intero valore nominale;
“rischio emittente”, in senso stretto, si ha quando il debitore diventa insolvente, in senso più ampio consiste in un innalzamento del premio per il rischio, dovuto ad un aumento della probabilità di default, detto innalzamento del premio può riguardare il singolo titolo, od essere generalizzato su tutti i bonds;
“rischio inflazione” consiste in una perdita di potere d’acquisto del portafoglio;
“rischio liquidità” consiste nella difficoltà se non nell’impossibilità di smobilizzare anticipatamente i titoli obbligazionari presenti in portafoglio, se si riesce a trovare una controparte acquirente si ricava un prezzo più basso rispetto a quello di mercato.

Il portafoglio parte il 7 Settembre con un capitale "virtuale" di 100.000 Euro.
Nel primo mese il portafoglio inizierà a investire il capitale GRADUALMENTE.
PER QUESTO MOTIVO IL PRIMO ABBONAMENTO ANNUALE AVRA' DURATA DI 13 MESI CON SCADENZA 7 OTTOBRE 2010.
Per massimizzare il rendimento è consigliabile l'utilizzo di una banca online che faccia pagare POCO la singola transazione in acquisto o vendita (max 10 euro per eseguito). – Vi ricordo che abbiamo un accordo con una Banca OnLine primaria per pagare 7 Euro per operazione.
NEL PORTAFOGLIO NON VENGONO INDICATE LE OBBLIGAZIONI IL CUI TAGLIO MINIMO SIA SUPERIORE AI 10.000 EURO. Questo perchè per portafogli obbligazionari compresi fra i 50.000 euro e i 300.000 occorre fare un’adeguata diversificazione del rischio di portafoglio.

Un Portafoglio obbligazionario per capitali superiori ai 300.000 euro è offerto dal nostro studio su richiesta specifica da inoltrare a mercatiliberi@gmail.com.
Un portafoglio ideale anche per chi dovesse decidere di far rientrare i capitali dalla Svizzera e NON si fida delle soluzioni offerte dalle Banche tradizionali e dai loro Private Bankers, soggetti che negli ultimi anni si sono dimostrati CARI, INTERESSATI AL LORO BUDGET E NON ALLE PERFORMANCE DEI CLIENTI.

sabato 22 agosto 2009

Ripresa economica in arrivo o recessione a “W”?

Sembra che i massicci piani di stimolo dell’economia, adottati dai vari governi del mondo, e le politiche monetarie estremamente espansive delle varie banche centrali stiano iniziando a dare i risultati sperati, facendo ripartire l’economia.
A livello finanziario, il sentore di ripresa lo si percepisce dall’euforia che c’è da qualche mese, sia sui mercati azionari, che su quelli obbligazionari; anche il raddoppio, dai minimi, del prezzo del petrolio è un indicatore d’espansione economica.
Se si dovesse verificare questo scenario, dall’anno prossimo assisteremo ad una serie, seppur graduale, di aumenti del costo del denaro, quindi nei portafogli sarà opportuno sovrappesare bonds legati all’Euribor e mantenere una bassa duration complessiva.
Personalmente, tenuto conto dei motivi per cui si è scatenata la crisi, non escludo una recessione a “W” ovvero repentina e marcata crisi in una prima fase, seguita da una ripresa economica, nel nostro caso “drogata”dagli stimoli governativi e dagli attuali tassi d’interesse ridicoli (questa è la fase in cui ci troviamo ora); quindi la terza fase che consiste in una nuova crisi, infine l’ultima fase in cui si manifesta una definitiva ripresa economica.
Ricordo che la recessione a “W” si verificò 2 volte in Gran Bretagna nel biennio 1974-1975 e nel 1980-1981.
La recessione a “W” comporta alta volatilità a livello d’investimenti finanziari, quindi per quanto riguarda il mercato obbligazionario è preferibile acquistare bonds di buona qualità con scadenza ravvicinata, diversificare oltre misura gli investimenti e tenersi spesso aggiornati.

sabato 15 agosto 2009

FIAT FIN & TRADE 7/2012 FX 9 EUR

Io e Paolo in questi giorni abbiamo ricevuto richieste in merito al bond emesso lo scorso mese dalla Fiat, per la precisione la Fiat è garante mentre l’emittente è “FIAT FINANCE AND TRADE LTD.”.
Le caratteristiche salienti dell’obbligazione sono: codice ISIN XS0442431564, lotto minimo 50000€, scadenza 30/07/12, data godimento 28/07/09, valuta EURO; dal 30/07/10 staccherà annualmente una cedola del 9% lordo.
Dal 4 Agosto è quotata all’ExtraMOT, adesso quota intorno a 105,50 ed è piuttosto liquida, ipotizzando di acquistarla Lunedì al prezzo di 105,30 il rendimento effettivo netto a scadenza sarebbe circa il 5,85%.
Hanno fatto affari coloro i quali hanno avuto la possibilità di acquistarla in sede di collocamento in quanto il prezzo di emissione è stato di 99,367, era normale che si apprezzasse perché con il rating che ha l’emittente (mediocre ma non pessimo), un bond triennale che rende oltre l’8% netto è eccessivo.
Pensando ai rischi di questo bond, si può dire che quello principale è il rischio emittente ovvero che da qui alla scadenza l’emittente diventi insolvente, tale possibilità è elevata; in ogni caso vi è il rischio che l’obbligazione possa quotare nelle prossime settimane a prezzi più bassi degli attuali, sia perché potrebbe peggiorare la già precaria situazione della Fiat, sia perché potrebbero (dopo l’euforia di queste settimane) allargarsi gli spread su tutti i corporate, in particolare quello del settore automobilistico (questo settore sta ricavando grossi benefici dagli incentivi governativi che non potranno durare sempre).
Per quanto riguarda il rischio liquidità questo sussiste per chi acquista sull’OTC, mentre è basso sull’ExtaMOT.
Infine la bassa duration fa sì che il rischio tassi sia basso.
In conclusione per acquistare questo bond per ragione di diversificazione, dato che il lotto minimo è elevato, bisogna avere la disponibilità di oltre un milione di Euro e una propensione al rischio elevata.

Buon ferragosto a tutti da Zio Bond

giovedì 6 agosto 2009

Unicredit-04/14 Vre

Quest’obbligazione (Isin IT0003748313) scadrà nel Dicembre 2014, è prevista la possibilità del rimborso anticipato alla pari a Dicembre di quest’anno, se non si dovesse verificare, dal prossimo anno l’emittente rimborserebbe annualmente nella misura del 20%.
Quanto agli interessi, fino a dicembre viene pagata una cedola annuale pari allo 0.80% + l’Inflazione Euro, dal prossimo anno (sempre che non si verifichi il rimborso anticipato) saranno pagati 2 volte l’anno in base all’Euribor 6 mesi + 0,2% annuo.
E’ una subordinata tipo Lower Tier 2, se vi ricordate ciò che ho scritto nel post del 20 luglio cioè che quasi sempre si verifica il rimborso anticipato; pertanto credo che questo bond sia rimborsato da parte d’Unicredit a Dicembre, per ragioni d’opportunità e d’immagine (non per convenienza economica).
Ipotizzando il rimborso anticipato, il tasso d’interresse minimo ovvero lo 0,80%, l’acquisto a 97,4 il rendimento effettivo netto sarebbe pari all’8,09%!
Ricordo che per acquistare quest' obbligazione è opportuna una propensione al rischio media, in ogni caso per ragioni di diversificazione del portafoglio si potrebbe inserire in minima parte.
Quanto ai rischi quello principale in questo caso, sarebbe il mancato rimborso anticipato, perché sul mercato esistono bonds che con queste caratteristiche rendono di più; poi vi è il solito rischio emittente.
In conclusione ha senso acquistare questo bond se si crede nel rimborso a Dicembre.

lunedì 27 luglio 2009

INTESA SANPAOLO EUR TV AMORTISING SUBORDINATO 12.03.2016

Adesso esaminiamo quel bond cui avevo accennato nel post del 13 luglio, è un’obbligazione subordinata tipo Lower Tier 2 della banca Intesa San Paolo emessa con uno spread del 4%, che a oggi offre un rendimento interessante.
Come già saprete dal precedente post, per questo tipo d’investimento (Lower Tier 2) è opportuna una propensione al rischio media; quest’obbligazione oggetto di studio denominata “INTESA SANPAOLO EUR TV AMORTISING SUBORDINATO 12.03.2016” per essere acquistata richiede un lotto minimo di 50000, quindi si rivolge alla clientela facoltosa (in un portafoglio bisogna diversificare, quindi quest’obbligazione può costituire solo una parte di esso).
Ha durata di 7 anni, scadrà il 12/03/16, ma il rimborso avverrà annualmente nella misura del 20% a partire dal 2012.
La cedola è a TV, sarà pagata trimestralmente in base all’Euribor 3 mesi più lo spread, come detto all’inizio, del 4% annuo, poiché quota intorno a 107, ipotizzando tassi costanti (ipotesi poco realistica) il rendimento effettivo netto sarà circa il 2,95%, che come investimento a TV non è male.
Quanto ai rischi, quello principale riguarda il rischio emittente, non tanto quello di default, quanto un aumento del rischio dell’emittente o dell’intero settore, ciò svaluterebbe l’investimento.
Infine, esiste un certo rischio liquidità, cioè prima della scadenza può essere difficile per l'investitore vendere o liquidare le obbligazioni, soprattutto in caso di eventi straordinari.

lunedì 20 luglio 2009

Tier 3

Sono poco diffuse, come nel caso precedente, la propensione al rischio deve essere almeno media; hanno scadenza breve, la remunerazione di solito è in linea con il Lower Tier 2.
Il pagamento del capitale e delle cedole può essere sospeso (non cancellato), su disposizione della banca centrale, in caso di indebolimento eccessivo della solidità dell’istituto.
In caso di liquidazione dell’emittente, viene preferito ai Tier 1 e Upper Tier 2, trovandosi allo stesso livello dei Lower Tier 2.

Lower Tier 2

La scadenza è usualmente di 10 anni, ma l’emittente può rimborsare alla pari al quinto anno. Se la banca non utilizza l’opzione di rimborso anticipato al quinto anno, non solo la cedola viene aumentata, ma l’emittente viene anche penalizzato dalla sua banca centrale.
Di solito si verifica il rimborso anticipato dell’obbligazione, ma lo scorso anno in Italia, il Credito Valtellinese non lo ha effettuato, mentre a fine anno è stata Deutsche Bank a non rimborsare anticipatamente una sua obbligazione, innescando polemiche e preoccupazioni per lo stato di solidità della banca.
Quanto alle cedole, variabili o fisse, vengono sempre pagate alla data prefissata; sono bloccate solo in caso di una vera e propria insolvenza.
Il capitale non subisce decurtazioni, se non in caso di liquidazione della banca.
In caso di liquidazione dell’emittente, questo strumento viene preferito ai Tier 1 e Upper Tier 2, trovandosi allo stesso livello dei Tier 3.
Per questo investimento è adeguata una propensione al rischio media.

Upper Tier 2

Meno rischioso del Tier One, ha una scadenza di 10 anni o superiore. In caso l’emittente chiuda l’esercizio in perdita, le cedole non vengono cancellate, ma solo sospese e pagate, tutte insieme, nel primo anno che si chiuda in utile. Il nominale può essere diminuito, in casi straordinari e più limitati che nel caso del Tier 1.
In caso di liquidazione vengono privilegiati i portatori di Lower Tier 2 e Tier 3.
Per questa tipologia di obbligazione subordinata è appropriata una propensione al rischio medio alta.

Tier 1

Si tratta della tipologia più rischiosa, è opportuna una propensione al rischio elevata, perché l’obbligazione non ha scadenza, anche se l’emittente ha la possibilità di rimborsare il titolo di solito al decimo anno e, se non lo fa, la cedola cresce, rendendo più onerosa questa via di finanziamento; inoltre se la banca non paga dividendo agli azionisti, la cedola viene cancellata e persa; infine se si realizzano perdite che mettono in pericolo la solidità della banca, il capitale nominale viene decurtato, pro-quota, di queste perdite.
La cedola è fissa o variabile fino alla call, mentre è sempre variabile successivamente.
In caso di liquidazione, vengono privilegiati i portatori di Tier 2 (Lower e Upper) e Tier 3.

TIPOLOGIE DI SUBORDINATE

Dopo aver introdotto il concetto di subordinazione, prendiamo in considerazione le varie tipologie di subordinate.
Esse si distinguono in 4 tipologie aventi grado di rischio e redditività diverse: Tier 1, Upper Tier 2, Lower Tier 2 e Tier 3.

lunedì 13 luglio 2009

LE OBBLIGAZIONI SUBORDINATE

La caratteristica essenziale dei bond subordinati è che essi vengono considerati dalle banche che li emettono non come tradizionali debiti, ma come una forma di capitale azionario, cosa che permette agli istituti di credito di aumentare i propri volumi di attività.
I portatori delle obbligazioni subordinate accettano di essere trattati peggio degli altri creditori (titolari di conti, depositi e obbligazioni senior), nel caso in cui l’istituto che le ha emesse si trovi in una qualche difficoltà.
Il caso più grave è quello della liquidazione della banca, ma si possono correre altri rischi, come vedremo la settimana prossima; quindi se la banca dovesse essere messa in liquidazione, il ricavato della vendita dei beni verrà utilizzato, in via prioritaria, per pagare i creditori ordinari. Una volta che questi ultimi avranno ricevuto il 100% di quanto a loro dovuto si potrà dividere il residuo tra i portatori di bond subordinati; in pratica in caso di default agli obbligazionisti senior spetta qualcosa, agli obbligazionisti subordinati nulla.
Ovviamente in cambio del rischio, l’investitore ottiene un’interessante remunerazione, molto superiore a quella normalmente ottenibile dallo stesso debitore “senior”.
In questa fase di turbolenza del settore bancario, queste obbligazioni sono andate a picco, il premio per il rischio si è alzato parecchio, lo scorso inverno la banca Intesa Sanpaolo ha emesso un bond subordinato (Lower Tier 2) con uno spread di 400 punti base!
La settimana prossima esamineremo le varie tipologie di subordinati.

domenica 5 luglio 2009

ExtraMOT

Lo scorso 22 giugno sono iniziati gli scambi del sistema multilaterale di negoziazione ExtraMOT di Borsa Italiana.
Il regolamento del mercato prevede la possibilità di ammettere alle negoziazioni, su iniziativa di Borsa Italiana o su richiesta di un operatore, obbligazioni e altri titoli di debito già ammessi alle negoziazioni in un mercato regolamentato dell’Unione Europea.
La liquidità è “garantita” dalla presenza di operatori specialisti.
La vigilanza del mercato è effettuata secondo le regole e le procedure in essere per i Mercati Regolamentati di Borsa Italiana, ovvero ponendo in essere una costante attività di controllo delle negoziazioni con la possibilità, in considerazione di particolari andamenti del mercato, di interrompere la negoziazione continua e, contestualmente, ripristinare una fase di asta, tesa a ristabilire un ordinato svolgimento delle negoziazioni stesse oppure, nei casi più gravi, di sospendere le negoziazioni di strumenti o l’attività di operatori.
Il sistema di negoziazione, inoltre, assicura il funzionamento di meccanismi di controllo sui prezzi delle proposte immesse e sui prezzi dei contratti. Infatti non è permesso l’inserimento di proposte aventi prezzi che si discostano eccessivamente dal prezzo di riferimento ed esiste un processo di validazione dei prezzi dei contratti che tiene anche conto dello scostamento dal prezzo del precedente contratto concluso.
La liquidazione dei contratti avverrà il terzo giorno di calendario successivo alla stipulazione.
A oggi sono quotati 49 corporate, tra i quali France Telecom, Deutsche Telekom Intl Finance, Carrefour, Auchan, Edf Energy, Ge Capital European Funding.
Al momento uno dei problemi più importanti dell’Extramot è che alcuni grossi intermediari non vi operano, mentre un altro problema è che questo sistema multilaterale di negoziazione è sconosciuto a quasi tutti i risparmiatori, per questi due motivi gli scambi sono ridicoli.

domenica 28 giugno 2009

BONDS ENI: ALLA PROVA DEL MERCATO

Domani le 2 obbligazioni ENI saranno quotate in borsa.
Vista l’enorme euforia che ha caratterizzato il collocamento (pensate che l’emissione dei 2 bonds ammontava a 2 miliardi di euro a fronte di una domanda da parte dei risparmiatori leggermente superiore a 5,8 miliardi di euro), è probabile che alcuni risparmiatori, delusi dal riparto, comprino in borsa facendo salire il prezzo delle 2 obbligazioni.
Il mio consiglio è quello di stare attenti, perché se il prezzo dovesse salire potrebbero diventare obbligazioni troppo care, meglio cambiare “cavallo” infatti, sul mercato esistono migliaia di bonds, una parte dei quali interessante.

giovedì 25 giugno 2009

ENI: SPREAD + 0,89%

Sono state fissate oggi le carattaristiche definitive delle obbligazioni ENI.
TF: il Prezzo di Emissione è fissato a 99,90, tasso di interesse nominale annuo lordo del 4,000%, data di emissione e di godimento sarà il 29 giugno 2009.
TV: la cedola sarà calcolata in base all'EURIBOR (con divisore 360) a 6 mesi, maggiorato di un Margine, pari a 89 punti base.
Con riferimento alla cedola per il primo periodo di interessi che sarà pagata il 29 dicembre 2009, il tasso di interesse sarà pari a 2,244%.
Data di emissione e di godimento sarà il 29 giugno 2009.
Attenzione: la data di pagamento per entrambe le obbligazioni sarà il 29 giugno.

lunedì 22 giugno 2009

OBBLIGAZIONI ENI CHIUSURA ANTICIPATA!

Dato l'enorme successo, si è verificata la chiusura anticipata del collocamento dei 2 bonds Eni.
Oggi è l'ultimo giorno per aderire.

sabato 20 giugno 2009

MODALITÀ DI RIPARTO

Il collocamento delle 2 obbligazioni ENI sta andando molto bene, infatti le richieste hanno superato le quantità disponibili, di conseguenza la settimana prossima il collocamento potrebbe chiudersi anticipatamente e per assegnare le obbligazioni si procederà al riparto.

A questo punto si presentano 2 casi per il riparto:

1) Se il numero dei richiedenti risulterà superiore al numero di Lotti Minimi disponibili si dovrà procedere al sorteggio, il tal caso una parte dei risparmiatori otterrebbe il Lotto Minimo, gli altri nulla;

2) Qualora il numero dei richiedenti risulti non superiore al numero di Lotti Minimi disponibili, per ciascun richiedente sarà assegnato un quantitativo di Obbligazioni pari al Lotto Minimo. Nel caso in cui dopo tale assegnazione, residuino delle Obbligazioni queste saranno assegnate come segue:
a) i Responsabili del Collocamento, dedotti i Lotti Minimi già assegnati, procederanno all’assegnazione ai singoli richiedenti delle residue Obbligazioni in misura proporzionale alle Obbligazioni richieste (e non soddisfatte) da ognuno di essi. Tale assegnazione proporzionale sarà arrotondata per difetto;
b) ove, successivamente all’assegnazione di cui al precedente punto a) residuino ancora ulteriori Obbligazioni, queste saranno singolarmente assegnate dai Responsabili del Collocamento ai richiedenti che abbiano partecipato al riparto proporzionale di cui al precedente punto a) mediante estrazione a sorte.

Il secondo caso è molto probabile che si verifichi, pertanto a tutti i risparmiatori spetterebbe almeno il Lotto Minimo, se poi c'è eccedenza di quantità, si assegnano le obbligazioni proporzionalmente alle richieste non soddisfatte cioè quelle oltre il Lotto Minimo, infine potrebbero rimanere da assegnare dei residui, in questo caso si procederà al sorteggio.

RISPOSTE AI COMMENTI

Adesso rispondo alle vostre domande o dubbi, data l’importanza dell’argomento, tramite il blog e non nella parte che si riferisce ai commenti:


Frank77 chiede perché sono previsti termini di chiusura diversi.

Innanzitutto ricordo le scadenze (salvo rimborso anticipato): allo sportello 3 Luglio, fuori sede 26 Giugno, online 19 Giugno.
Chi aderisce tramite sportello non gode del diritto di recesso, chi invece si avvale del promotore finanziario (adesione fuori sede) ha un diritto di recesso dalla sottoscrizione di 7 giorni, mentre tale diritto si eleva a 14 giorni per chi sottoscrive online.
Immaginate cosa succederebbe se le scadenze fossero uguali per tutte le modalità: chi aderirebbe, non attraverso lo sportello bancario, sarebbe in grado di conoscere le condizioni definitive dell’offerta e, se queste, non fossero di suo gradimento, procederebbe al recesso, mentre chi aderirebbe tramite sportello, non potrebbe fare nulla.

Anonimi chiedono se ci sono commissioni di collocamento, se bisogna aderire al collocamento o acquistare in borsa.

A carico del richiedente non vi sono commissioni, invece “l’Emittente corrisponderà:
a) ai Responsabili del Collocamento una commissione di organizzazione
pari allo 0,40% del controvalore nominale delle Obbligazioni emesse e oggetto dell’Offerta;
b) ai Garanti una commissione di garanzia pari allo 0,20% del controvalore nominale delle Obbligazioni garantite da ciascuno di essi;
c) ai Collocatori una commissione di collocamento pari all’1% del controvalore nominale delle Obbligazioni da ciascuno di essi effettivamente collocate”.
Nonostante queste commissioni implicite, secondo me, è bene aderire al collocamento in quanto prevedo che il prezzo di borsa sarà maggiore del prezzo di emissione soprattutto per il tasso variabile.

Anonimo B. chiede se le cedole a TV sono pagate semestralmente e se il tasso cambia una volta l’anno o ogni 6 mesi.

Le cedole sono pagate ogni sei mesi in via posticipata, quanto al tasso questo cambia ogni sei mesi.

GRAZIE

Lo zio ringrazia tutti coloro i quali gli hanno fatto i complimenti, auguri e lo hanno incoraggiato, anche attraverso e-mail.
Spera di essere utile e all’altezza delle vostre attese.

martedì 16 giugno 2009

VANTAGGI E RISCHI

Il vantaggio principale è la solidità finanziaria, pensate che il leverage dell’anno scorso è di 0,38, tradotto in soldoni significa che il patrimonio netto è di molto superiore all’indebitamento finanziario netto, inoltre la società gode di ottimi rating e CDS.
Altro vantaggio è il tasso d’interesse relativamente allettante, tenendo conto che la sicurezza ha un costo.
Quanto ai rischi per entrambi i bonds esiste il rischio emittente, non nel senso che si verificherà un default ma che in futuro possa verificarsi un declassamento del rating, oppure una nuova crisi sistemica; questi eventi potrebbero far aumentare il premio per il rischio, deprezzando i bond.
Per i possessori del tasso fisso un possibile aumento futuro dei tassi deprezzerebbe l’investimento.
Tenendo conto della solidità finanziaria, del tasso d’interesse offerto, del ragionamento fatto in precedenza a proposito del bond di Enel, ho richiesto le obbligazioni a TV.

ENI TV


La cedola sarà pagata due volte l’anno in via posticipata ed è indicizzata all'Euribor a 6 mesi più un margine compreso tra gli 85 e i 135 punti base; prezzo d’emissione alla pari, rimborso in unica soluzione alla pari.

Guardando il prospetto ed esaminando lo scenario 2, ipotizzando l’Euribor a sei mesi pari a 1,487%, uno spread minimo di 0,85% ricaveremo il tasso d’interesse annuo lordo (1,487+0,85) 2,337%; togliendo l’imposta, otterremo 2,045% che è il tasso d’interesse annuo netto; se facciamo il confronto con il corrispondente CCT, guadagneremo uno 0,363% in più l’anno (lordi) a favore di Eni.
Non esistono obbligazioni Eni a TV, però a Piazza Affari è quotata un corporate dell’Enel TV scadenza 2015, il tasso d’interesse è Euribor 6 mesi + 0,80%, oggi quota poco più di 100, ma prima che si sapesse di questo collocamento quotava intorno a 102; dato che Enel è meno affidabile di Eni dovrebbe rendere di più, ma il tasso un po’ più alto di Eni (ipotizzando lo spread minimo), rispetto ad Enel, mi fa pensare che il prezzo di 100 sia a sconto, quindi sia conveniente aderire al collocamento.

ENI TF




Adesso esaminiamo la TF.
La cedola sarà pagata una volta l’anno in via posticipata ed è calcolata dalla somma di un margine (compreso tra 85 e 135 punti base e determinata alla fine dell'offerta) con il tasso mid swap a 6 anni; il prezzo di emissione sarà inferiore a 100% del valore nominale e, comunque, non inferiore al 99%; sia il rendimento che il prezzo saranno comunicati entro 5 giorni lavorativi dalla conclusione dell’offerta.
Prezzo di rimborso sarà alla pari a scadenza, in un’unica soluzione.
Quanto al calcolo della cedola va detto che vi è un arrotondamento pari al tasso di rendimento effettivo a scadenza, arrotondato all’ottavo di punto percentuale (e cioè allo 0,125%) inferiore.
Entriamo nel dunque ed esaminiamo un esempio che c’è nel prospetto informativo.
Lo scorso 8 giugno il tasso mid swap era 3,324%, ipotizzando che lo spread sia il minimo cioè 0,85%, che il tasso mid swap sia di 3,324% (questo è lo scenario 2 descritto dal prospetto), che il prezzo d’emissione sia 99,74%, otterremo che il “Tasso di rendimento annuo lordo effettivo a scadenza” è pari a 4,174% (ottenuto dalla somma di 3,324 + 0,85); se togliamo il 12,50% d’imposta, otterremo il “Tasso di rendimento annuo netto a scadenza” pari a 3,652%. Se vogliamo ottenere il tasso d’interesse nominale dobbiamo arrotondare allo 0,125% per difetto e quindi avremo 4,125%.
Adesso analizziamo la tabella e concentriamoci sullo scenario 2 (per gli altri 2 scenari il confronto non è sensato): notiamo che il nostro bond, essendo un corporate rende giustamente più dell’equivalente BTP, mentre se lo confrontiamo con 2 bonds a tasso fisso Eni scadenze 2014 e 2016 ci rendiamo conto che rispetto alla obbligazione 2014, rende quasi uguale, invece nei confronti della 2016 ha un rendimento inferiore dello 0,372% l’anno, moltiplichiamo per sei anni e vedete voi…
Quindi se lo spread dovesse essere il minimo ed il prezzo d’emissione vicino a 100, potremmo dire che il bond non è a sconto, potrebbe convenire acquistare la 2016, anche se in quest’ultimo caso si pagherebbe la commissione di negoziazione.

Caratteristiche salienti comuni dell’offerta dei Bonds Eni in collocamento

I bonds sono due, uno a TF e l’altro a TV, hanno durata di 6 anni; si possono prenotare con multipli di 1000 €, mentre il lotto minimo è di 2000 €.
Il collocamento è iniziato il 15 giugno e si chiuderà il 3 luglio alle ore 17:00 (salvo chiusura anticipata), attenzione: coloro i quali vogliono aderire online possono farlo entro venerdì 19 alle ore 17:00!
È prevista la quotazione al MOT.

lunedì 15 giugno 2009

AUMENTO DELL’INFLAZIONE ALL’ORIZZONTE?

Il direttore del Fondo monetario internazionale Dominique Strauss-Khan ha detto che è reale il rischio di vedere una rapida inflazione alla fine della crisi economica, aggiungendo che la ripresa economica è prevista per il prossimo anno.Quindi il direttore FMI teme un aumento dell’inflazione per l’anno prossimo.Gli fa eco il membro tedesco del consiglio direttivo della Banca Centrale Europea Axel Weber secondo cui le banche centrali dovranno rialzare i tassi prima che si manifestino i rischi inflazionistici, attraverso una politica preventiva.In effetti, ricordo che la BCE l’ultima volta che attuò una politica monetaria restrittiva, in una prima fase, lo fece per prevenire (e non per fermare) un rialzo dell’inflazione, riuscendoci all’inizio, poi, per non stroncare la ripresa economica in atto, si fermò con l’aumento dei tassi al 4%, dando spazio all’inflazione; infine dinnanzi al “forte” aumento di quest’ultima lo scorso Luglio ritoccò in su, per l’ultima volta, i tassi di un altro 0,25% (manovra, a mio parere, tardiva e dannosa perché stavamo entrando in recessione).
In conclusione nel breve periodo l’inflazione non costituirà una minaccia, ma l’anno prossimo potrebbe iniziare ad aumentare, facendo alzare i tassi, quindi attenzione ad investire in bonds a tasso fisso a lunga scadenza.

lunedì 8 giugno 2009

IL CODICE ISIN

Il codice “ISIN” (International Securities Identification Number) è un codice di 12 caratteri che identifica i titoli in circolazione in tutto il mondo, lo possiamo paragonare ad una "targa".
Esso non fornisce indicazioni sulla residenza dell'emittente, sulla quotazione oppure sulla legge che regola il contratto; le lettere iniziali indicano la nazionalità della banca capofila del collocamento, se ad esempio troviamo codici le cui iniziali sono con "IT", "DE", "FR", questo significa che le emissioni sono state guidate, rispettivamente, da una banca capofila italiana (IT), tedesca (DE), francese (FR).
Vi è un codice le cui iniziali XS hanno un significato diverso dagli altri. Tra voi c’è qualcuno che lo sa? (In attesa delle vostre risposte, la mia sarà data fra qualche giorno tra i commenti).

lunedì 1 giugno 2009

IL BOND

Il Bond è uno strumento finanziario, che rappresenta un credito nei confronti dell’emittente, quindi chi acquista un’obbligazione presta denaro all’emittente in cambio di una remunerazione e del rimborso del capitale a scadenza.
La differenza tra un’obbligazione e un’azione è che con l’investimento azionario si mette a rischio il capitale, mentre con il reddito fisso il capitale sarà rimborsato nei termini pattuiti, tranne che nei casi di default.
Inoltre l’azionista è socio dell’emittente, il possessore di Bond, come gia detto, è creditore della società, pertanto in caso di default quest’ultimo è “privilegiato” rispetto al primo.

lunedì 25 maggio 2009

ANCHE I BONDS VANNO SEGUITI!

Il grafico a fianco riguarda il bond decennale emesso nel 2003 dalla GM.
Come si può vedere nei successivi mesi seguenti l’emissione, il prezzo dell’obbligazione ha una buona performance, poi inizia il declino fino ai giorni nostri con prezzi prossimi allo zero.
Ciò dimostra l’importanza di seguire gli investimenti perché chi compra bond è soggetto ad una serie di rischi (che esamineremo in futuro), oltre al rischio emittente che sta interessando GM.
La prossima settimana inizieremo con la teoria sul reddito fisso.

lunedì 18 maggio 2009

L'IMPORTANZA DEL "FAI DA TE"

Comprare direttamente sul mercato bond, senza farsi consigliare da bancari e promotori è la cosa migliore da fare.
Quasi tutti i fondi comuni, come dimostra, tra l’altro, ogni anno lo studio di Mediobanca, “bruciano” ricchezza, sono costosi e inefficienti; inoltre pochi sanno che lo strumento fondo è poco trasparente perché gli investitori non hanno la possibilità di vedere tutto il portafoglio investito ma una sua parte e non conoscono la singola movimentazione dei titoli ed i relativi prezzi d’acquisto o di vendita.
Poi a chi direttamente vuole acquistare obbligazioni facendosi consigliare dal bancario o dall’impiegato postale, vengono “rifilati” titoli con commissioni di collocamento occulte o palesi (indicate nei prospetti informativi che quasi nessuno legge), ma al cliente non è fatto cenno di ciò perché altrimenti non li acquisterebbe.
Infine vi sono risparmiatori particolarmente “bidonati” di cui la banca si serve per sbarazzarsi di titoli prossimi al default che si trovano nel proprio patrimonio trasferendo il rischio a loro, come nei casi Argentina, Cirio, Parmalat…

lunedì 11 maggio 2009

SCOPO DEL BLOG

Lo scopo è quello di fornire una guida in modo da sapersi districare nell’intricato mondo del reddito fisso.
Ciò avverrà attraverso teoria, esempi, suggerimenti di bond, applicazioni d’Excel.
Inoltre sarà affrontato il tema dell’aspetto fiscale, saranno indicati dei titoli che potranno compensare minusvalenze pregresse, viceversa anche obbligazioni che genereranno minusvalenze fiscali senza per questo intaccare il rendimento effettivo.
Infine nell’ottica di incentivare il “fai da te” sarà spiegato come operare on line.

Vi ricordo di leggere attentamente le avvertenze che si trovano alla vostra destra; inoltre è possibile che chi scrive sia direttamente interessato in qualità di risparmiatore privato all'andamento dei valori mobiliari di cui si discute.
Buona lettura da Zio Bond.

domenica 19 aprile 2009

IMPARA A CAPIRE DOVE INVESTI I TUOI RISPARMI!




PER EVITARE QUESTE SPIACEVOLI SITUAZIONI: