mercoledì 28 ottobre 2009

RIMBORSO ANTICIPATO!


Dunque come ampiamente previsto è arrivato il rimborso anticipato del bond Unicredit.
Chi ha comprato, oggi festeggia; festeggiano doppiamente i clienti del portafoglio in quanto oltre a possedere detto bond in portafoglio nella misura massima del 10%, hanno già acquistato qualche settimana addietro un titolo simile, dopo la notizia anche il prezzo di quest’ultimo titolo si è alzato.

martedì 27 ottobre 2009

ATTENZIONE AI TASSI D'INTERESSE

Domenica scorsa, come alcuni di voi avranno potuto seguire, è andato in onda Report (uno dei pochi programmi seri della nostra Televisione) sul tema dei debiti pubblici delle nazioni esplosi in questi ultimi mesi in seguito all’attuale crisi.
Mi è piaciuta l'intervista all'economista "Marco Pagano" secondo il quale "quando noi usciremo dalla crisi, e sperabilmente ci avviamo ad uscire l'anno prossimo o massimo tra due anni dalla crisi e quindi comincerà a riprendersi l'economia, NOI AVREMO UN FORTE RIALZO DEI TASSI D'INTERESSE"; il motivo di ciò è che quando arriverà la ripresa le aziende avranno bisogno di nuovi capitali, dovranno emettere nuovi bond, a quel punto sul mercato finanzario vi sarà la concorrenza degli stati, adesso molto più indebitati di prima, quindi da una parte avremo eccesso di offerta di bond, dall'altra la stessa domanda da parte dei risparmiatori, ne seguiranno forti rialzi dei tassi d'interesse.
Personalmente aggiungo che a livello statistico i tassi odierni sono bassissimi, ai minimi storici, quindi è probabile che in futuro potrebbero alzarsi; inoltre secondo me l'effetto benefico della globalizzazione sull'inflazione dovrebbe iniziare ad attenuarsi perché il mercato del lavoro in Cina è quasi in piena occupazione, ed i lavoratori chiederanno aumento dei salari, facendo così aumentare il prezzo delle loro merci prodotte, per non parlare di un eventuale rivalutazione della loro moneta sulla nostra.
Vi mostro il video scaricato da "You Tube" dell'intervista rilasciata a Report da "Marco Pagano", detta intervista si chiude con il tema del nostro debito pubblico, nel filmato vi è anche un'intervista all'economista "Francesco Giavazzi".

mercoledì 21 ottobre 2009

BOND CMS


La definizione di Constant Maturity Swap (CMS) fa riferimento al fatto che la cedola delle obbligazioni prende sempre a riferimento i tassi IRS o EURIRS.
Questo parametro è diffuso giornalmente dalla Federazione Bancaria Europea ed è pari ad una media ponderata delle quotazioni alle quali le banche operanti nell'Unione Europea realizzano l'Interest Rate Swap.
Nella tabella scaricata dal sito del “IlSole24ORE”, vedete i vari IRS con i rispettivi tassi, come si può notare i tassi crescono fino al ventesimo anno, per poi decrescere.
Riprendendo il nostro discorso bisogna dire che in Italia i CMS arrivano nella seconda parte degli anni novanta e si presentano con scadenze lunghe, e con indicizzazione ai tassi IRS a lunga scadenza, ma l’indicizzazione è parziale del tipo 75% dei tassi IRS a 10 anni.
Questo è il caso tipico, ma esistono altre formule, per esempio CMS Y anni meno un numero.
Dell’evoluzione delle CMS in (CMS 10 - CMS 2) ci occuperemo in futuro.
Bisogna dire che sono ottimi investimenti se i tassi a breve termine scendono relativamente di più (o salgono relativamente di meno) rispetto a quelli a lunga scadenza (quindi la curva dei tassi si “irripidisce”).
Quest’anno è successo che i tassi a breve sono scesi pesantemente mentre quelli a lungo di meno, facendo irrigidire la curva dei tassi, regalando così buone performance ai risparmiatori.
La prossima settimana vi illustrerò un esempio di bond CMS.

venerdì 16 ottobre 2009

"PREVISIONE" SUI TASSI


Sul sito del “IlSole24ORE”, a proposito di mutui (ma va bene lo stesso ai fini del nostro discorso) sono state pubblicate le previsioni a tre anni sia dei tassi Euribor 3 mesi, che di quelli IRS a 3,5,10,15,20,30 anni, ricavate dai future (quindi non previsione di analisti).
In base a detti dati emergono alcune considerazioni:
Per quel che riguarda l’Euribor a 3 mesi, notiamo una lenta ma inesorabile ascesa, in quasi 3 anni gli investitori si aspettano un rialzo di circa 2,40%.
Per i tassi a 3,5,10,15,20,30 anni, a 3 anni l’incremento sarà rispettivamente dell’ 1,49%, 1,14%, 0,71%, 0,43%, 0,22%, 0,18%.
Come si può osservare, più la scadenza è lunga minore sarà l’aumento dei tassi, questo perché l’aspettativa (da parte di chi investe in future) è quella di una crescita debole con contenimento dell’inflazione.
Ipotizziamo che lo scenario futuro sia questo, come bisognerà comportarsi con il reddito fisso?
Bisogna in portafoglio soppesare i titoli legati all’Euribor (possibilmente a 3 mesi), oppure acquistare titoli a tasso fisso a breve scadenza, mentre quelli con scadenza superiore ai 3 anni vanno venduti.
Poi esistono dei titoli a tasso variabile legati all’inflazione a mio avviso, non possono mancare in un portafoglio ma il loro peso dipende dalle nostre aspettative inflattive.
Quello che posso dirvi è di cercare di capire se all’interno della BCE prevalgano i “falchi” o le “colombe”. Se vinceranno i primi, la Banca Centrale alzerà i tassi per prevenire l’inflazione, anche se così frenerebbe l’economia, quindi non sarebbe molto conveniente inserire detti titoli soprattutto quelli con scadenza lunga; se invece vincessero i secondi, sarebbe più conveniente soppesare gli inflation linked.
Altri titoli a tasso variabile sono quelli legati ai tassi Swap, di questi inizieremo a parlare la settimana prossima.

mercoledì 7 ottobre 2009

LE OBBLIGAZIONI STRUTTURATE

Un’obbligazione strutturata è un titolo mobiliare composto in prevalenza da un’obbligazione (tipicamente uno zero coupon) e da strumenti derivati (di solito opzioni).
Di tipologie di strutturate ve ne sono tante, elenchiamone alcune: equity linked, index linked, unit linked, inflation linked, CMS linked, forex linked, reverse floater…
Vediamo più in dettaglio come nasce e com’è composto un bond strutturato. L’emittente se lo fa costruire da una banca d’affari, la quale ovviamente si fa pagare; tali costi si scaricano sul malcapitato risparmiatore che acquista in sede di collocamento, in più vengono aggiunti i costi per pagare la rete di vendita, quindi dette obbligazioni sono collocate a prezzi superiori a quelli corretti di mercato, ad esempio si paga 100 ciò che vale 96!
Riepilogando la struttura tipica di questi bonds in sede di collocamento è la seguente: prezzo dell’obbligazione + costo(i) derivato(i) + costo di collocamento = prezzo di emissione. Inoltre, piuttosto frequentemente, la tipologia scelta dallo strutturatore è opposta alle attese del mercato, ad esempio se vi è un’aspettativa di discesa dell’inflazione, saranno emessi bond legati all’inflazione!
Da quanto detto se ne deduce che non bisogna MAI acquistarli in sede di collocamento, invece, sul mercato secondario alcune possono dare soddisfazioni, anche perché taluni bond hanno scadenza lunga e la situazione macroeconomica cambia, rispetto all’emissione; è vero che a loro volta gli strutturatori cercano di salvaguardarsi da detti cambiamenti con la clausola call, oppure ponendo un cap alle cedole, ma gli affari si fanno lo stesso, quest’anno si sono fatti “ affaroni” con le CMS, in particolare con le steepener (affronteremo prossimamente questo tema).