lunedì 18 gennaio 2010

CONSIDERAZIONI SULL'ANNO 2010, SECONDA PARTE

La scorsa settimana ho scritto che molti Stati si sono indebitati, ebbene quest’aumento di debito nel momento in cui avverrà il drenaggio della liquidità, si dovrebbe tradurre in aumento dei tassi d’interesse, perché aumenterà l’offerta di bonds, nel frattempo la diminuzione di liquidità produrrà una diminuzione di domanda di bonds.
Quanto ai tassi di sconto, nel primo semestre dell’anno non “vedo” rialzi, nella seconda parte un lento rialzo soprattutto negli USA, dove i tassi sono vicini allo zero e stanno uscendo prima dalla crisi.
Ricordo che i mercati finanziari vivono di aspettative, per esempio se le banche centrali iniziano ad alzare i tassi in autunno, i tassi di mercato si potrebbero alzare qualche mese prima, a meno che la mossa della banca centrale sia a sorpresa.
Riguardo al rischio emittente, massima allerta sulla Grecia (di ciò si occupa spesso MERCATO LIBERO), ma anche su alcuni paesi dell’Est Europa; da osservare la Spagna, nazione in cui la disoccupazione è a livelli spaventosi, dulcis in fundo il nostro paese che all’interno dell’area Euro è lo Stato più forte tra i deboli.
Riepilogando, vista la debolezza della ripresa economica non mi aspetto nell’immediato un rialzo del costo del denaro, se ne riparlerà alla fine dell’anno; invece mi aspetto tra qualche mese il drenaggio della liquidità che dovrebbe attuarsi però con gradualità (sulle conseguenze vedere lo scorso post).

2 commenti:

  1. Pero' se ho capito bene gli esperti sono concordi nel dire che i tassi a lungo termine (10-30 anni)sono comunque destinati a rimanere stabili o addirittura a scendere (anche dopo il drenaggio).
    Di conseguenza solo il segmento fino a 10 anni vedra' i tassi in rialzo.
    Lei cosa ne pensa?
    Grazie per la risposta.

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  2. Io penso che i tassi a breve salgano di più di quelli a lunga scadenza.

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