giovedì 25 febbraio 2010

Nasce il Portafoglio Speciale

Il primo Marzo nasce un portafoglio obbligazionario, che possa inserire obbligazioni anche con taglio minimo da 50.000 Euro al fine di ottenere un'adeguata diversificazione; tale inserimento non era possibile nel primo portafoglio.
In questo caso il portafoglio è rivolto a investitori che posseggano almeno 500.000€ o private bankers, responsabili uffici titoli, promotori e consulenti che vogliono avere una guida e degli spunti operativi nel panorama obbligazionario.
Questo portafoglio parte con un capitale “virtuale” di 1.000.000 di Euro.
Chi acquista il portafoglio deve essere consapevole che BSI e chi prepara il portafoglio non si riterranno responsabili di eventuali vostri acquisti effettuati; inoltre dovete sapere che le informazioni contenute nel portafoglio non costituiscono sollecitazioni al pubblico risparmio, né raccomandazioni personalizzate, trattandosi unicamente d’informazione standardizzata rivolta al pubblico; infine l’utente prende atto che alcuni titoli potrebbero essere nel portafoglio di chi prepara il report, pertanto sorge un potenziale conflitto d’interessi.
Al cliente spetta decidere se e quali investimenti effettuare, perché questo portafoglio, come tutti i nostri portafogli, costituiscono una ricerca, uno studio, uno spunto su investimenti da effettuare.

Adesso vediamo le caratteristiche:
- Abbonamento annuale o semestrale;
- Costo annuale: Euro 890 + IVA (20%), offerta di lancio per il mese di Marzo Euro 720 + IVA (20%); i clienti al 24/02 del portafoglio obbligazionario pagheranno Euro 500 + IVA (20%), il motivo di questo sconto è anche dovuto al fatto che diversi titoli del portafoglio speciale sono contenuti nel portafoglio obbligazionario;
- Costo semestrale Euro 500 + IVA (20%); i clienti al 24/02 del portafoglio obbligazionario pagheranno Euro 300 + IVA (20%);
- Invio 2 volte al mese via posta elettronica (o ogni volta che il portafoglio verrà modificato);
- Grado di rischio: medio alto (ovviamente rispetto al rischio obbligazionario e non azionario).
Quanto alla performance prevista vi è da dire che nel mondo finanziario nessuno può sapere con certezza in anticipo la performance che si realizzerà, perché troppe sono le variabili in gioco; fatta questa premessa, aggiungo che mi reputerei soddisfatto se riuscissi a performare ogni anno un + 3% rispetto ai tassi BCE l’anno.

Condizioni non vincolanti del portafoglio:
1) è previsto un limite massimo per singolo emittente corporate pari al 15% del portafoglio;
2) ogni singolo titolo non potrà superare il 10% del portafoglio;
3) non è previsto limite all’utilizzo di obbligazioni subordinate e strutturate;
4) i titoli del portafoglio sono in diverse valute, anche se i titoli in Euro saranno prevalenti;
5) una parte minoritaria del portafoglio potrebbe essere costituita da strumenti finanziari non obbligazionari, a copertura parziale dei titoli: esempio se si prevede un rialzo dei tassi potrebbe essere suggerito uno strumento finanziario che ci copre contro detto rialzo; altro esempio, se si prevede un aumento del premio per il rischio a livello sistemico, sarà suggerito uno strumento finanziario che ci copre contro il previsto aumento del premio.

Il portafoglio speciale non è privo di rischi che possono influire negativamente sul valore degli investimenti, illustriamone i principali:
“ rischio tasso” ovvero un rialzo dei tassi d’interesse può generare perdite in conto capitale, comunque alla scadenza il prezzo dell'obbligazione è pari all’intero valore nominale;
“rischio emittente”, in senso stretto, si ha quando il debitore diventa insolvente, in senso più ampio consiste in un innalzamento del premio per il rischio, dovuto ad un aumento della probabilità di default, detto innalzamento del premio può riguardare il singolo titolo, od essere generalizzato su tutti i bonds;
“rischio inflazione” consiste in una perdita di potere d’acquisto del portafoglio;
“rischio liquidità” consiste nella difficoltà se non nell’impossibilità di smobilizzare anticipatamente i titoli obbligazionari presenti in portafoglio, se si riesce a trovare una controparte acquirente si ricava un prezzo più basso rispetto a quello di mercato;
“rischio cambio” è legato a variazioni avverse dei prezzi della valuta estera nella quale si è investito;
“rischio copertura del portafoglio”, consiste in una perdita dell’investimento qualora il mercato finanziario si muovesse in direzione opposta allo strumento finanziario.

Chi fosse interessato invii un’e-mail a: mercatoliberobond@gmail.com

Altre informazioni

Il grosso dei titoli sarà suggerito durante il mese di Marzo.
La duration del portafoglio sarà variabile in base alle nostre aspettative delle condizioni macroeconomiche.
Per massimizzare il rendimento è consigliabile l'utilizzo di una banca online che faccia pagare poco la singola transazione in acquisto o vendita (max 10 euro per eseguito). Vi ricordo che abbiamo un accordo con una Banca OnLine primaria per pagare 7 Euro per operazione.
I mercati in cui saranno negoziate le obbligazioni suggerite saranno: il mercato regolamentato MOT, e i sistemi multilaterale di negoziazione come ExtraMOT, EuroTLX, Hi-mtf; diversi bonds saranno OTC.
Capiterà di suggerire un titolo che poi potrebbe essere revocato o di effettuare una modifica al prezzo, oppure potrebbe succedere che l’ordine scada senza aver effettuato l’acquisto, in tal caso nella scelta della banca bisogna tener conto di ciò perché alcune banche fanno pagare gli ordini revocati o non eseguiti. A proposito di banche, qualcuna chiede delle “piccole” commissioni sullo stacco delle cedole, dato che ciò avverrà piuttosto frequentemente per via del frazionamento del portafoglio, ne segue che vi converrà modificare le condizioni contrattuali o cambiare banca.
Informo che alcune banche fanno pagare anche dei costi per la custodia dei titoli.
Per quanto riguarda la movimentazione del portafoglio penso che questa non sarà frequente; chiaramente se col passare del tempo mi rendessi conto che il titolo non è più conveniente, consiglierei la vendita anticipata, altrimenti si aspetterà la scadenza risparmiando il costo di negoziazione.
Infine per quel che concerne la quantità dei titoli in portafoglio, vi dico che quando quest‘ultimo sarà a regime vi saranno oltre 25 titoli.

Chi fosse interessato invii un’e-mail a: mercatoliberobond@gmail.com

mercoledì 24 febbraio 2010

+0,73% SPREAD ENEL

E' stato fissato nella parte bassa della forchetta lo spread dei 2 bonds ENEL pari all' 0,73%.
Giorno 26 debutteranno a Piazza Affari, prevedo che entrambi saliranno di prezzo, pertanto il mio consiglio è di non acquistarli, ma di cambiare cavallo.

giovedì 18 febbraio 2010

BONDS ENEL: CHIUSURA ANTICIPATA!

Dato l'enorme successo, il collocamento (come da me previsto) si chiude Venerdì.
Il riparto sarà pesantissimo.
Un consiglio per chi volesse speculare (cioè colui che aderisce al collocamento con lo scopo di vendere dopo qualche giorno), è bene che punti sul tasso fisso, dato che il grosso della domanda si sta concentrando appunto sul tasso fisso.

lunedì 15 febbraio 2010

CARATTERISTICHE SALIENTI AI 2 BONDS

I bonds sono due, uno a TF e l’altro a TV, hanno durata di 6 anni; si possono prenotare con multipli di 1000 €, mentre il lotto minimo è di 2000 €.
I collocamenti iniziano oggi e si chiuderanno il 26 febbraio alle ore 13:30 (salvo probabile chiusura anticipata), le sottoscrizioni fuori sede si chiuderanno giorno 19 febbraio alle ore 17:00; attenzione non è possibile aderire online!
Il mio consiglio per chi volesse aderire, è di farlo in questa settimana, perché in caso di successo il collocamento si chiuderebbe questo Venerdì.
È prevista, dopo la chiusura del collocamento, le quotazioni al MOT.

ENEL TF


Adesso esaminiamo la TF.
La cedola sarà pagata una volta l’anno in via posticipata ed è calcolata dalla somma di un margine (compreso tra 65 e 125 punti base e determinata alla fine dell'offerta) con il tasso mid swap a 6 anni; il prezzo di emissione sarà inferiore a 100% del valore nominale e, comunque, non inferiore al 99%; sia il rendimento che il prezzo saranno comunicati entro 5 giorni lavorativi dalla conclusione dell’offerta.
Prezzo di rimborso sarà alla pari a scadenza, in un’unica soluzione.
Quanto al calcolo della cedola va detto che vi è un arrotondamento pari al tasso di rendimento effettivo a scadenza, arrotondato all’ottavo di punto percentuale (e cioè allo 0,125%) inferiore.
Entriamo nel dunque ed esaminiamo un esempio che c’è nel prospetto informativo.
Lo scorso 5 febbraio il tasso mid swap era 2,728%, ipotizzando che lo spread sia il minimo cioè 0,65%, che il tasso mid swap sia di 2,728% (questo è lo scenario 2 descritto dal prospetto), che il prezzo d’emissione sia 99,98%, otterremo che il “Tasso di rendimento annuo lordo effettivo a scadenza” è pari a 3,378% (ottenuto dalla somma di 2,728% + 0,65%); se togliamo il 12,50% d’imposta, otterremo il “Tasso di rendimento annuo netto a scadenza” pari a 2,956%. Se vogliamo ottenere il tasso d’interesse nominale, dobbiamo arrotondare allo 0,125% per difetto il “Tasso di rendimento annuo lordo effettivo a scadenza” e quindi avremo 3,375%.
Adesso analizziamo la tabella e concentriamoci sullo scenario 2 che prevede lo spread minimo di 0,65% (per gli altri 2 scenari il confronto non è sensato): notiamo che il nostro bond, essendo un corporate rende giustamente più dell’equivalente BTP, mentre se lo confrontiamo con il bond a tasso fisso Enel scadenza 2016 rende molto meno, infatti quel bond ha un premio dell’1%; allora se ne deduce che l’emissione a tasso fisso non è conveniente?
Le cose non stanno così, perché l’obbligazione 2016 ha un importo minimo negoziabile di 50000€, in questi casi quei bonds rendono di più perché sono pochi i risparmiatori che possono fare quell’investimento, viceversa i tagli da 1000 sono molto richiesti, anche perché ultimamente molti collocamenti presentano taglio minimo elevato, pertanto la troppa domanda abbassa lo spread.
Al 5 febbraio l’obbligazione Enel a TF scadenza 14/01/2015, presentava un premio dell’0,38% sui corrispondenti tassi swap, la nostra obbligazione scadrà oltre l’anno successivo, quindi il premio poteva essere dell’0,50%, pertanto un margine del’0,65% non è male per un investitore retail; viceversa un grosso risparmiatore deve stare alla larga da questo bond.

ENEL TV


La cedola sarà pagata due volte l’anno in via posticipata ed è indicizzata all'Euribor a 6 mesi più un margine compreso tra i 65 e i 125 punti base; prezzo d’emissione alla pari, rimborso in unica soluzione alla pari.
Guardando il prospetto ed esaminando lo scenario 2, ipotizzando l’Euribor a sei mesi pari a 0,965%, uno spread minimo di 0,65% ricaveremo il tasso d’interesse annuo lordo (0,965%+0,65%) 1,615%; togliendo l’imposta, otterremo 1,413% che è il tasso d’interesse annuo netto; se facciamo il confronto con il corrispondente CCT (bisogna ricordare che il tasso d’interesse di questo CCT è stato fissato a dicembre), guadagneremo uno 0,458% in più l’anno (lordi) a favore di Enel.
Se esaminiamo l’obbligazione Enel a TV con scadenza 14/01/15, il Discount Margin di quest’obbligazione al 5 febbraio era dell’0,41%.
Anche per quest’obbligazione il premio minimo è interessante, addirittura in questo bond i grossi risparmiatori possono fare un pensiero ad aderirvi.

PRINCIPALI RISCHI

La società è molto indebitata, in futuro i mercati finanziari potrebbero chiedere un premio maggiore per il rischio, ciò deprezzerebbe i prezzi di mercato dei 2 bonds, inoltre chi sceglie il tasso fisso, in caso di aumento dei tassi d’interesse potrebbe vedere scendere il prezzo dell’obbligazione rispetto al collocamento. Per quest’ultimo motivo sconsiglio l’adesione del tasso fisso a chi ha una propensione al rischio bassa ed è cassettista.

mercoledì 10 febbraio 2010

I PI(I)GS


In inglese pigs significa maiali; con questo acronimo la stampa anglosassone apostrofa le nazioni dell’area Euro mediterranea, in quanto piene di debiti e con scarsa occupazione ovvero Portogallo, Italia, Grecia, Spagna, poiché anche l’Irlanda è nelle nostre stesse condizioni hanno aggiunto una i.
Come saprete a seguito della crisi delle banche, gli Stati che li hanno salvati hanno aumentato i loro debiti, ciò ha tranquillizzato i risparmiatori che hanno i soldi in banca, ma lascia gli Stati in balia della speculazione.
I primi a finire nelle fauci della speculazione sono stati coloro che già prima dell’attuale crisi erano indebitati; in particolare all’interno della nostra area Euro, la Grecia.
Nello scorso autunno in Grecia s’insedia un nuovo governo, il quale fa emergere bilanci pesantemente falsificati dal precedente governo, si scopre così che il deficit rapportato al PIL ammonta intorno al 13%, e non al 3,7%; i bonds vanno a picco e superano un interesse del 6%, si scommette sul default della nazione, anche perché se le nazioni forti dell’Euro salvassero oggi la Grecia, domani dovrebbero salvare altri Stati in difficoltà.
A questo punto entra in crisi il Portogallo in cui l’asta dei “BOT” va quasi deserta, nelle ore successive tocca alla Spagna i cui conti di bilancio risentono della disoccupazione a livelli spaventosi; dei paesi del PIGS rimane l’Italia in cui in futuro, se è vero quanto è stato scritto su “il Fatto Quotidiano” secondo il quale vi sarebbe un ammanco di 15 miliardi nei nostri conti pubblici, la speculazione ci presenterà il conto.
Quello che sta succedendo è che gli Stati con tutti questi debiti, non possono pagare “zero” d’interessi, ma il rischio deve essere remunerato; quindi prevedo in futuro un aumento del premio per il rischio.
Quanto alla Grecia credo che s’interverrà perché altrimenti finiranno nei guai tutti i paesi deboli dell’area, a quel punto nascerebbe l’Euro 2 che apporterebbe pochi vantaggi e tanti svantaggi, magari poi ne riparleremo.
Infine consiglio a chi tra di voi volesse investire sui bonds greci, confidando in un salvataggio, di effettuare gli acquisti in più spezzoni, in misura minima (3%) rispetto al portafoglio complessivo; inoltre bisogna avere una propensione al rischio elevata.
Lunedì prossimo ci dedicheremo al collocamento che si annuncia interessante dei 2 bonds Enel.

lunedì 1 febbraio 2010

DEXIA C-04/15 TARN

Adesso spieghiamo con un esempio il concetto di TARN (Targeted Accrual Redemption Note),a tal proposito esaminiamo l’obbligazione Dexia C-04/15 Tarn.
La caratteristica di questi titoli consiste nel rimborso anticipato automatico se la somma di tutte le cedole raggiunge il totale prestabilito, nel nostro caso il 25%.
In questo bond le prime 3 cedole erano prefissate, le altre derivano dal differenziale dei tassi Swap a 10 con quelli a 2, il risultato viene poi moltiplicato per 3,25.
In quest’obbligazione la somma delle cedole staccate con quella in corso è di 21,5045%, manca solo il 3,4955% per arrivare a quota 25%.
La prossima cedola sarà fissata a fine Maggio, al momento il differenziale è dell’1,74%, reputo poco probabile che in quella data sia inferiore a 1,075538% (detto valore proviene dal rapporto tra 3,4955/3,25), pertanto scatterà il rimborso anticipato il prossimo anno e la prossima cedola sarà del 3,4955%.
Ipotizzando di acquistare oggi al prezzo di 100,35, immaginando detto scenario, il rendimento effettivo netto al 4 Giugno 2011 è del 3,39%.
Ricordo che Dexia è una banca la cui solidità non è il massimo.