giovedì 25 marzo 2010

OBIETTIVO RAGGIUNTO + 3%

Come saprete ZIO BOND ha creato due portafogli per i suoi lettori, uno base e l’altro speciale.
Ricordo le caratteristiche salienti del portafoglio base: propensione al rischio del risparmiatore media, valuta dei titoli in Euro, obiettivo minimo non garantito tasso BCE + 2%; la duration dei titoli viene decisa in base alle fasi di mercato, in questo momento è piuttosto bassa.
Ebbene dopo appena sei mesi e mezzo, con il portafoglio a regime da Dicembre, abbiamo raggiunto l’obiettivo prefissato alla vigilia ovvero il 3%, detta performance è al netto di imposte e di costi di negoziazione di 10 € a titolo. Tale risultato a mio avviso è lusinghiero, in quanto raggiunto consigliando molti titoli a breve scadenza e un solo bond non investment grade; se avessi suggerito obbligazioni a lunga scadenza la performance sarebbe stata probabilmente maggiore, ma i rischi sarebbero stati notevoli.
Nel portafoglio base vi sono alcuni titoli che sono saliti troppo e pertanto non è conveniente acquistare, in questo caso bisognerà aspettare il ricambio che potrà avvenire in 3 modi: scadenza del bond (molti titoli hanno scadenza ravvicinata, ne è già scaduto uno), rimborso anticipato (qualche obbligazione in portafoglio possiede questa opzione, un’obbligazione è stata rimborsata anticipatamente), vendita anticipata (qualora fosse conveniente vendere) dei titoli.
Sorpresa pasquale: chi aderisce entro il 10/04 usufruirà di un abbonamento annuale prorogato gratuitamente di 2 mesi!!!
Per saperne di più scrivere a mercatoliberobond@gmail.com

Avvertenze: chi acquista il portafoglio deve essere consapevole che BSI e chi prepara il portafoglio non si riterranno responsabili di eventuali vostri acquisti effettuati; inoltre dovete sapere che le informazioni contenute nel portafoglio non costituiscono sollecitazioni al pubblico risparmio, né raccomandazioni personalizzate, trattandosi unicamente d’informazione standardizzata rivolta al pubblico; infine l’utente prende atto che alcuni titoli potrebbero essere nel portafoglio di chi prepara il report, pertanto sorge un potenziale conflitto d’interessi.
Al cliente spetta decidere se e quali investimenti effettuare, perché questo portafoglio, come tutti i nostri portafogli, costituisce una ricerca, uno studio, uno spunto su investimenti da effettuare.
Infine ricordo che i rendimenti passati non valgono per il futuro.

domenica 14 marzo 2010

BOND ENEL: IL PUNTO

Oggi facciamo il punto del bond Enel a TV che è stato recentemente collocato.
Questo bond come del resto quello a TF (come da me previsto), è salito oltre il 2%.
Quest’obbligazione è sopravvalutata, vediamo il perché.
Venerdì il prezzo dell’obbligazione TV Enel scadenza il 26/02/16 ha raggiunto un prezzo massimo di 102,28, pertanto il Discount Margin (abbreviato DM) è stato dell’0,34! Ovvero meno della metà dello spread previsto dai collocatori, poi giustamente sono intervenute le vendite ed ha chiuso vicino ai minimi di giornata a 102,04, con un DM di 0,38.
Al MOT è quotato un altro bond Enel a TV con scadenza 14/01/15 (detto titolo è nel portafoglio obbligazionario base, facendo sorgere pertanto un potenziale conflitto d’interessi), Venerdì ha chiuso a 101,92, con un DM dell’0,40; generalmente più lunga è la scadenza di un titolo più esso è rischioso, ma in questo caso ciò non avviene perché il titolo che scade oltre un anno prima presenta un rendimento migliore.
Ciò è dovuto al fatto che molti risparmiatori conoscono solo questo titolo e se lo comprano, in ogni caso non sono in grado di fare questi calcoli.
Concludendo poiché siamo di fronte ad una bolla su questo titolo, non escludo qualche altro piccolo rialzo, comunque il mio consiglio è chiaramente di non comprare, ma di prepararsi a vendere magari sperando che arrivi intorno a 102,50, in questo caso il DM sarebbe solo di 0,31, vedete voi.

giovedì 4 marzo 2010

ATTENTI AI BILANCI FALSIFICATI

Prendendo spunto dalla situazione della Grecia, dove la crisi è esplosa quando si è scoperto un grosso buco di bilancio, favorito dal cambio di governo che ha messo in luce il fatto che i conti erano truccati, vorrei parlare del falso in bilancio.
Il New York Times in un articolo apparso lo scorso mese scriveva che anche la nostra nazione nel 1996 ricorse a trucchi contabili simili a quelli della Grecia.
Personalmente credo che siamo (da sempre) di fronte ad una prassi che consiste in abbellire i bilanci, non solo di Stati ma anche di corporate, così apparendo con meno debiti, si pagano meno interessi, tanto chi deve controllare l’autenticità del bilancio è “distratto”.
Per noi investitori esterni all’emittente è impossibile capire la veridicità del bilancio.
Mi sento comunque di dare questi consigli: diversificare in un portafoglio inserendo numerosi emittenti, guardare il management dell’azienda o dello Stato, soprattutto stare alla larga da emittenti estremamente indebitati in quanto se si scopre un buco si rischia il default, invece con un emittente non molto indebitato, un eventuale buco di bilancio si trasforma in un deprezzamento del bond, non in un default; state attenti a società che qualche anno fa sembravano ad un passo dal baratro ed adesso sembrano in buona salute.
Infine date poca importanza ai rating perché le società che lo stabiliscono sono in conflitto d’interessi, in quanto sono pagati dal debitore.
Termino con una frase del banchiere Enrico Cuccia che rivolgendosi al giudice afferma “Perché lei, nella sua vita, ha mai visto un bilancio non falso?”.