L’anno è appena iniziato, cerchiamo di fare qualche “previsione” sul mercato dei bonds.
Iniziamo affrontando il tema dei tassi d’interesse.
Come sapete lo scorso anno abbiamo assistito a un rialzo dei tassi di mercato (lo avevamo previsto da tempo), nonostante la BCE li avesse mantenuti fermi.
Per quest’anno la Banca Centrale dovrebbe iniziare gradualmente ad alzarli, a tal proposito il governatore Trichet ha fatto capire che potrebbe nei prossimi mesi ritoccarli al rialzo; poi basta guardare l’inflazione al 2,2%, quindi già sopra il target del 2%, secondo noi andrà ancora a salire (anche su ciò vi abbiamo messo in guardia diverse volte in passato).
Pertanto è bene continuare a non investire in titoli a tasso fisso a lunga scadenza (ha senso solo per emittenti il cui premio per il rischio possa ridursi), privilegiare inflation linked, molti dei quali sono ancora a prezzi interessanti, ovviamente bond legati all’Euribor e qualche CMS.
La questione dei debiti sovrani dei paesi periferici dell’eurozona continuerà a destare l’attenzione dei risparmiatori perché è un tema di non facile soluzione, l’idea dell’emissione dell’Eurobond ci sembra interessante, crediamo che in caso di emergenza la Germania lo approvi; comunque si spera che l’Euro si svaluti, perché un Euro forte sarebbe la fine della moneta unica.
Bisogna stare attenti anche ai titoli di Stato dei paesi dell’Est Europa.
Per quanto riguarda le banche la Commissione europea vuol far pagare ai possessori di bond senior eventuali crisi bancarie future, se ciò dovesse passare il premio per il rischio aumenterebbe notevolmente, quindi prudenza nell’investire in bond bancari su scadenze lunghe; mentre sono da evitare le obbligazioni bancarie subordinate di emittenti fragili.
In conclusione sintetizzando il pensiero: tassi ed inflazione su, € giù.
giovedì 20 gennaio 2011
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