La crisi delle nazioni mediterranee (soprattutto della Libia) e anche del Medio Oriente sta facendo alzare il prezzo del petrolio.
Come sapete abbiamo sempre sostenuto un aumento sia dei tassi che dell’inflazione, ma adesso con questa situazione questi rischi diventano ancora più forti.
Quanto all’aumento dei tassi, in questi giorni si sono espressi sia membri della BCE, che il governatore Draghi il quale sostiene che i tassi bassi non hanno portato slancio all’economia.
Alla luce di ciò un aumento dei tassi di un punto percentuale in un anno non ci sorprenderebbe, mentre nello stesso arco di tempo l’inflazione potrebbe arrivare al 4%; come sostenuto in precedenti post, la BCE darà più spazio all’inflazione anzichè aumentare pesantemente i tassi (come sarebbe necessario per tenere l'inflazione sotto il 2%), pertanto continueremo ad avere rendimenti reali negativi.
Questo forte aumento del petrolio bloccherà la fragile ripresa, facendoci entrare in stagflazione.
Alla luce di questo scenario bisogna ulteriormente incrementare le obbligazioni inflation linked, vanno pure bene i titoli legati all’Euribor, evitare il tasso fisso con scadenze medie lunghe, molta attenzione alle Steepener senza TARN, perché la curva dei tassi dovrebbe perdere rigidità in quanto aumenteranno di più i tassi a breve che quelli a lunga scadenza.
lunedì 28 febbraio 2011
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