Il direttore del Fondo monetario internazionale Dominique Strauss-Khan ha detto che è reale il rischio di vedere una rapida inflazione alla fine della crisi economica, aggiungendo che la ripresa economica è prevista per il prossimo anno.Quindi il direttore FMI teme un aumento dell’inflazione per l’anno prossimo.Gli fa eco il membro tedesco del consiglio direttivo della Banca Centrale Europea Axel Weber secondo cui le banche centrali dovranno rialzare i tassi prima che si manifestino i rischi inflazionistici, attraverso una politica preventiva.In effetti, ricordo che la BCE l’ultima volta che attuò una politica monetaria restrittiva, in una prima fase, lo fece per prevenire (e non per fermare) un rialzo dell’inflazione, riuscendoci all’inizio, poi, per non stroncare la ripresa economica in atto, si fermò con l’aumento dei tassi al 4%, dando spazio all’inflazione; infine dinnanzi al “forte” aumento di quest’ultima lo scorso Luglio ritoccò in su, per l’ultima volta, i tassi di un altro 0,25% (manovra, a mio parere, tardiva e dannosa perché stavamo entrando in recessione).
In conclusione nel breve periodo l’inflazione non costituirà una minaccia, ma l’anno prossimo potrebbe iniziare ad aumentare, facendo alzare i tassi, quindi attenzione ad investire in bonds a tasso fisso a lunga scadenza.
lunedì 15 giugno 2009
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